Guida alla formazione aziendale nel mondo moderno
La formazione aziendale al giorno d'oggi è un fattore critico di successo per restare competitivi sul mercato. Scopri come far crescere i tuoi dipendenti.
DI Francesca Fantini / settembre 2024
Che la tua organizzazione abbia una presenza consolidata o sia una start-up, c’è una cosa che non puoi permetterti di ignorare: la formazione dei tuoi dipendenti. Dopotutto, è proprio l’aggiornamento professionale che aiuterà la tua azienda a crescere e rimanere competitiva, un fatto per niente scontato nel mutevole panorama odierno.
La progressiva digitalizzazione ha imposto alle aziende la necessità di ripensare le proprie logiche di apprendimento. È così che l'aula e il tradizionale modello di apprendimento uno-a-molti, adottati fino al secolo scorso, perdono di valore ed efficacia in un'epoca che richiede alle persone di diventare sempre più abili e veloci nell'adeguamento e apprendimento se si vuole rimanere al passo con l’evoluzione e la modernizzazione.
Oggi, fare formazione aziendale, significa comprendere l'importanza del cambiamento in atto e favorire la crescita professionale e personale dei propri dipendenti, attraverso l’utilizzo di tecnologie come i Learning Management Systems e il visual storytelling, che rendono i percorsi di apprendimento meno invasivi e al tempo stesso più coinvolgenti e innovativi.
IN QUESTO ARTICOLO
- 1. Formazione aziendale: a chi si rivolge e perché è importante
- 2. Formazione aziendale: i consigli per farla nel modo giusto
- 3. Come rendere la formazione coinvolgente
- 4. Cosa vuol dire fare formazione oggi?
-
5. Quali percorsi di formazione innovativi sono adatti alla tua azienda?
- — Cosa vuol dire formazione innovativa?
- — Gli aspetti da considerare per fare formazione, oggi
- — Il social learning e i suoi elementi chiave
- — Active learning e formazione aziendale
- — La virtual classroom per la formazione aziendale
- — Come il Visual storytelling può supportare la formazione aziendale
- 6. Come misurare i risultati e l’efficacia della formazione?
- 7. Come sviluppare un percorso di apprendimento efficace nella tua azienda?
1. Formazione aziendale: a chi si rivolge e perché è importante
È inevitabile che il personale all’interno delle imprese sia composto da individui che appartengono a diverse generazioni, e spesso questo è il problema principale di un percorso di formazione. Tutta la popolazione aziendale può avere necessità di fare formazione per accrescere le proprie competenze, non solo i key manager o i responsabili delle diverse funzioni.
L’età, tuttavia, non è una barriera: proprio come culture diverse hanno stili di apprendimento diversi, generazioni diverse hanno diversi modi di approcciarsi alla formazione, tutto sta nel trovare una soluzione che prenda in considerazione le diverse esigenze.
Dopotutto, le esigenze di formazione di un senior manager varieranno da un dipendente del team appena assunto. Se al tuo fianco c’è una piattaforma di apprendimento consolidata, non avrai nessun ostacolo. La formazione aziendale fornisce ai collaboratori risorse e informazioni preziose che li abilitano a svolgere il proprio lavoro in modo più efficiente ed efficace, permettendo all’impresa di competere meglio sul mercato.
1.1 L’importanza di motivare il personale
Secondo gli studi di Christian Harpelund, il 25% dei nuovi assunti lascia l'azienda entro i primi 12 mesi, il 48% di newbies al primo impiego si dimette entro i primi 18 mesi; il tempo medio di onboarding per generare la performance attesa è di 6,2 mesi per le nuove assunzioni; il costo della perdita di un nuovo dipendente entro i primi 12 mesi equivale a 2 anni del suo stipendio. Se si considera che in genere sono necessari otto mesi affinché un dipendente appena assunto raggiunga la piena produttività, è possibile comprendere come sia cruciale affrontare questo problema.
Un modo tangibile per garantire che i dipendenti si sentano coinvolti all’interno dell’impresa è proprio la formazione aziendale: garantire un percorso di crescita alle risorse crea fiducia e dà, non solo ai nuovi assunti, una migliore impressione del loro posto di lavoro.
Ma non solo: è risaputo, infatti, che più i dipendenti sono motivati ed ingaggiati, più tendono ad essere produttivi, propositivi ma soprattutto soddisfatti. Per un approfondimento su questo tema, ti consigliamo l’articolo “Engagement aziendale: l’importanza di motivare il personale”.
1.2 Il ruolo del digital HR Manager
La rivoluzione digitale deve partire dal vertice, con il CEO e il board amministrativo. Subito dopo viene l’HR Manager: colui o colei che dovrà assumere sempre più il ruolo di change leader del futuro. Un cambiamento che è culturale, prima che aziendale, e che per questo ha bisogno di essere diretto da una figura professionale con competenze trasversali.
I manager delle risorse umane diventano digital: leader che si lasciano “contaminare” da altri ruoli (dal marketing alla data analysis), che riconoscono il valore della tecnologia e ne sfruttano le potenzialità. L’approccio agile dei digital HR Manager è fondamentale per adattarsi al cambiamento, per gestire meglio il tempo e le risorse all’interno dei team, per coordinare le persone e avere maggiore controllo dei processi aziendali.
Per saperne di più, leggi l’approfondimento “Il Digital HR come attore responsabile nella digital transformation”.
1.3 Sviluppare le digital soft skill del futuro
La rapida evoluzione delle tecnologie digitali ha trasformato il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e interagiamo con il mondo circostante. Le competenze digitali, come saper attivare relazioni di networking a distanza e saper lavorare in modo più agile e flessibile, diventano cruciali sia per i lavoratori che per le aziende, in quanto permettono di migliorare la qualità del lavoro e di conseguenza avere un impatto positivo sul business d’impresa.
Come mette in evidenza l’articolo “L’importanza delle Competenze Digitali: Una guida per Lavoratori e Aziende” fornire ai propri dipendenti gli strumenti necessari per affrontare la Digital Transformation e migliorare le competenze digitali sono le azioni alla base dell’apertura al cambiamento e, soprattutto, rappresentano un fattore decisivo per rimanere competitivi.
Quali sono dunque le competenze digitali la formazione aziendale dovrebbe rafforzare per essere definita efficiente?
Sono due le sezioni a cui fanno riferimento: Digital Hard Skill (le competenze tecniche, generalmente apprese durante gli studi o nei primi anni di operatività) e le Digital Soft Skill, le competenze trasversali che invece sono sempre oggetto di training e che risultano suddivise a loro volta in tre gruppi:
- Digital Soft Skill di base;
- Digital Soft Skill per la collaborazione;
- Digital Soft Skill per la comunicazione e la vendita.
2. Formazione aziendale: i consigli per farla nel modo giusto
Un'organizzazione è un gruppo di persone formalmente unite per raggiungere uno o più obiettivi comuni che individualmente riuscirebbero difficilmente a raggiungere.
Persone che differiscono tra loro sia per fattori di natura personale (come l’età anagrafica), sociale (come la lingua) e organizzativa (come la posizione professionale) sia per le specifiche.
Ecco alcuni consigli utili per sviluppare percorsi di formazione innovativi, indipendentemente dall’età della popolazione aziendale.
2.1 Imposta degli obiettivi per la formazione aziendale a supporto del business
Come abbiamo accennato, il successo della tua impresa dipende dal successo delle persone che vi lavorano. Se vuoi supportare il tuo business con un’attività di formazione mirata, devi prendere in considerazione prima di tutto gli obiettivi aziendali e di conseguenza scegliere dei percorsi formativi specifici.
Un esempio? Se lavori in un’impresa che si occupa di telefonia mobile il cui obiettivo è quello di ridurre i reclami dei clienti, potresti valutare di implementare le capacità del personale di customer service affinché risponda più prontamente alle varie esigenze.
Strutturare un percorso formativo che permetta loro di acquisire un know-how più ampio permetterà di conseguenza di ridurre i reclami, soddisfacendo gli obiettivi preposti.
2.2 Riduci i momenti di distrazione con lezioni interattive e stimolanti
Hermann Ebbinghaus, uno psicologo tedesco nato nel 1800, ha dimostrato che entro un'ora le persone dimenticano in media il 50% delle informazioni apprese. Entro 24 ore, arrivano a dimenticare fino al 70% delle nuove informazioni apprese e in un mese anche il 90%.
Al giorno d’oggi una persona può essere disturbata da un'email o da una notifica in tutti i momenti, il che porta a perdere l’attenzione ancora più velocemente, riducendo le potenzialità di memorizzazione.
Per questo un percorso di formazione in classe o in assenza di prossimità deve essere il più attrattivo e stimolante possibile, in modo da coinvolgere le persone e renderle partecipative.
2.3 Rendi l'esperienza di apprendimento “seamless”
Fino agli anni '80, la formazione aziendale era identica all'apprendimento in classe: un insegnante, un buon numero di studenti, manuali e fotocopie, qualche volta un proiettore. Queste sessioni d’apprendimento erano rigide, a senso unico (cioè impartite dal docente senza scambi informativi con i discenti), e molto spesso inefficaci.
Negli anni '90 internet ha cambiato radicalmente il modo di fare formazione. Innanzitutto, ha permesso a chi si occupava della formazione di attingere da risorse esterne all'azienda, utilizzando sistemi di produzione e gestione dei contenuti formativi e altri tipi di strumenti online.
Il più grande cambiamento che si vede oggi con la formazione online è che si verifica senza interruzione di continuità nel flusso di lavoro. Ad esempio, le aziende stanno iniziando a eliminare gradualmente la formazione compartimentata e stanno introducendo i Learning Management System, fruibili da tutti i dispositivi mobili, per incoraggiare l’utilizzo dei corsi ogni qualvolta lo si desideri.
3. Come rendere la formazione coinvolgente
Quando parliamo di apprendimento coinvolgente, parliamo di un'esperienza di formazione proattiva, non passiva, in cui la persona è protagonista della propria formazione e del proprio sviluppo professionale.
Vivere un'esperienza di apprendimento coinvolgente è un metodo efficace per sviluppare il digital mindset e per stimolare la formazione e le competenze non solo digitali.
Come renderla coinvolgente e, dunque, più efficace?
3.1 Il ruolo della gamification nella formazione aziendale
La parola gamification indica l'uso di meccaniche di gioco in contesti non ludici, come ad esempio l’azienda. L’uso di questa tecnica è fondamentale per coinvolgere le persone, motivarle all'azione, promuoverne l'apprendimento e aumentare le capacità di problem solving.
La gamification è uno strumento indispensabile anche per l’aggiornamento professionale: le dinamiche di apprendimento vengono create per coinvolgere le persone e farle partecipare attivamente. Questo significa molto più che raggiungere ricompense, guadagnare punti e ottenere badge per motivare le persone: è il metodo didattico – e non solo il sistema di delivery dei contenuti – che fornisce gli elementi utili all'apprendimento.
Uno studio condotto da Traci Sitzmann presso la Denver Business School dell'Università del Colorado, ha evidenziato che “i dipendenti formati con logiche video-ludiche hanno appreso più informazioni fattuali, raggiunto un livello di abilità superiore e conservato le informazioni più a lungo rispetto ai lavoratori che hanno imparato in un ambiente meno interattivo”. Lo studio evidenzia quindi il ruolo importante della gamification nella formazione aziendale.
Ovviamente, le aziende devono assicurarsi che l’uso della gamification all’interno della formazione non sia un mero processi di assegnazione di premi o badge insignificanti: un uso eccessivo di questa tecnica causerà banalizzazione e annullerà il suo impatto positivo sulla popolazione aziendale.
3.2 La formazione aziendale attraverso il blended learning
Blended Learning sta per “apprendimento misto”: una combinazione di attività offline (ad esempio in classe) e online (virtual classroom o corsi sui Learning Management Systems) in un modo che le due attività siano complementari.
Il blended learning offre alle persone l'opportunità di godersi il meglio di entrambi i modelli di formazione. Ad esempio, un collaboratore potrebbe frequentare le lezioni in un ambiente di classe “reale” e quindi integrare il suo piano formativo seguendo i corsi multimediali online.
Con questo tipo di programmazione frequentare fisicamente non diventa impegnativo e le persone sarebbero più libere di seguire il proprio ritmo di apprendimento. Esistono due principi chiave comunemente associati al blended learning, che sono i "segreti" del suo successo:
- le persone che possono condividere informazioni e lavorare in team, in un ambiente collaborativo, hanno un'esperienza di apprendimento migliore;
- la collaborazione può essere migliorata se le attività di gruppo si basano su informazioni acquisite in modo autonomo da risorse online, che poi vengono integrate in un momento di discussione di gruppo in cui vi è uno scambio di nozioni.
In altre parole, l’esperienza formativa erogata in modalità blended sembra essere più ricca e stimolante per i protagonisti.
4. Cosa vuol dire fare formazione oggi?
Avere dei collaboratori che curano il proprio aggiornamento professionale è essenziale per il successo di qualsiasi azienda. Sfortunatamente, nei momenti di crisi, molte aziende considerano lo sviluppo delle competenze digitali una spesa non necessaria. Tagliare il budget per la formazione può sembrare una cosa logica da fare, e invece bisognerebbe fermarsi a pensare alle sue implicazioni a lungo termine, poiché i danni possono superare ampiamente gli immediati risparmi.
Il giusto programma di formazione aziendale avrà una miriade di vantaggi per l’impresa:
- aumenta l'impegno, la fidelizzazione e la produttività dei collaboratori;
- diminuisce la necessità di supervisione, riduce l'assenteismo, migliora il servizio clienti e aumenta le vendite.
I dipendenti correttamente formati e al passo con i cambiamenti indotti dalla digital transformation commettono meno errori e, poiché si sentono apprezzati (dato che si investe sulla loro crescita professionale), la formazione aumenta il loro impegno e la loro fiducia. Fare formazione oggi significa creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante. Se pianifichi saggiamente il budget, puoi ridurre al minimo il turnover del personale e aumentare la produttività.
Per ottenere questi benefici è fondamentale rivolgersi ai digital HR, o comunque al reparto di risorse umane: la guida di questi professionisti ti aiuterà a migliorare i livelli di motivazione e le inefficienze aziendali prima che sfuggano al controllo.
4.1 La formazione aziendale per accrescere la competitività aziendale e sviluppare nuove competenze
La trasformazione digitale impone lo sviluppo di un nuovo mindset e l'acquisizione di nuove competenze trasversali. Lo sviluppo organizzativo e competitivo sono strettamente connessi:
- al costante aggiornamento sui trend digitali a livello trasversale e settoriale;
- allo sviluppo di nuove competenze richieste da un mercato sempre più digitalizzato, per fare la differenza e influenzare positivamente la qualità del lavoro.
Proprio per questo le aziende moderne, che comprendono che la formazione contribuisce in modo determinante alla crescita organizzativa, sono continuamente sfidati a offrire una formazione pratica e vantaggiosa per i dipendenti.
Di conseguenza, è necessario un totale ripensamento delle modalità con cui le conoscenze vengono fornite, che le rendano accessibili e condivise all'interno dell’organizzazione mediante un approccio esperenziale e on-demand, che metta al centro la persona. Per approfondire questo argomento puoi leggere l’articolo “La formazione digitale in azienda”.
4.2 Diffondere la cultura digitale in impresa
Una società automobilistica in crescita, con 380 dipendenti, ha risparmiato una notevole quantità di tempo e denaro, ha rafforzato le relazioni con i clienti, ha raggiunto l'obiettivo di una formazione coerente ed è sulla buona strada per essere certificata ISO.
Tutto questo grazie alla scelta di adottare un apprendimento in e-learning che, tramite un Learning Management System, ha contribuito a diffondere e promuovere una cultura digitale tra i collaboratori. Il tasso di produttività delle nuove assunzioni è aumentato dell'80%, principalmente grazie alla possibilità, per i nuovi dipendenti, di seguire i corsi da mobile e a loro piacimento durante l’on-boarding.
Infatti tra i primi aspetti che le persone ritengono attrattive in un luogo di lavoro vi sono la presenza di programmi di formazione e sviluppo innovativi e al passo con i tempi. Favorire lo sviluppo della cultura digitale in azienda, promuovendo l'adozione di un mindset orientato al cambiamento e all'innovazione, che consente di non rimanere passivi di fronte alle opportunità che l'epoca di oggi offre, rappresenta dunque uno dei fattori critici di successo che attrae e mantiene i talenti e di conseguenza permette di rimanere competitivi.
Il tutto sempre mediante l’aiuto della formazione, che per risultare efficiente deve:
- Creare consapevolezza in azienda. Questo è l’obiettivo di quella che viene definita “formazione continua", e cioè informare in modo puntuale e contestuale sui cambiamenti in atto. Se la tua forza lavoro è a conoscenza di ciò che sta cambiando nel mondo ed è in grado di comprendere e osservare tali cambiamenti, può tradurre questa consapevolezza in un vantaggio competitivo.
- Creare un piano d’azione strategico. Una volta creata la consapevolezza, la formazione aziendale può essere utile alla definizione di strategie di business e azioni mirate. Grazie all’informazione diventa più facile orientarsi e considerare scelte strategiche funzionali al raggiungimento dei tuoi obiettivi di business. Per crescere e diventare competitivi bisogna saper cambiare.
5. Quali percorsi di formazione innovativi sono adatti alla tua azienda?
Come fare a districarsi nell’offerta di corsi di formazione, sistemi di Learning Management, corsi “tradizionali” e così via? Innanzitutto, bisogna indagare a fondo cosa significa fare formazione “innovativa”, e poi procedere con l’adozione delle moderne metodologie e tecnologie.
5.1 Cosa vuol dire formazione innovativa?
Come abbiamo accennato, la digital transformation negli ultimi anni ha generato una rivoluzione che ha ridefinito i processi aziendali, spostato gli equilibri fra online e offline, ma soprattutto ha introdotto nuove competenze e nuove figure nel panorama lavorativo.
Per evitare che questa evoluzione rimanga una mera questione tecnologica, bisogna non solo rinnovare la cultura aziendale e il modo di lavorare, ma anche innovare il processo di formazione aziendale, così da rispondere adeguatamente alle continue richieste delle persone di avere un apprendimento che sia il più possibile leggero, coinvolgente, immersivo e flessibile.
Ne è un esempio lampante la formazione aziendale o in-formazione continua proposta da noi di DD che, basata sui dieci principi aziendali individuati nel 2009 da Davidson e Goldberg, utilizza 4 livelli di apprendimento principali:
- Classroom
- Social learning
- Gamification
- Active learning
5.2 Gli aspetti da considerare per fare formazione, oggi
Fondamentalmente, c’è solo un aspetto da considerare per impostare una corretta strategia di formazione: il pubblico di riferimento, che in questo caso coincide con la popolazione aziendale. Come abbiamo accennato in precedenza, il profilo generazionale della forza lavoro sta cambiando: ora ci troviamo di fronte alla sfida di gestire la generazione dei millennials; anche la generazione Z sta facendo il suo ingresso nel mondo del lavoro.
Per saperne di più sulle loro abitudini e su come coinvolgerli all’interno dell’azienda, puoi leggere l’articolo “Formazione aziendale: sviluppare il capitale umano per avere successo”.
5.3 Il social learning e i suoi elementi chiave
L'apprendimento sociale o social learning è una pratica indissolubilmente legata alla nascita dei social network. Singoli feed di notizie su Meta, X , LinkedIn o gruppi vari svolgono un ruolo importante in relazione a ciò che le persone apprendono e nel modo in cui comunicano e condividono le conoscenze.
Inevitabilmente, passare tutto il giorno tra i social media e il materiale correlato al lavoro ci espone all'apprendimento di nuove informazioni ogni giorno. Facciamo un esempio: un trader, o chiunque lavori nel mondo della finanza, deve tenersi aggiornato sulle nuove tendenze, i movimenti del mercato e i cambiamenti nell'ambiente che possono influenzare il suo portafoglio. Un modo per mantenersi aggiornati senza utilizzare una piattaforma di apprendimento aziendale è quello di essere esposti al social web, con il suo flusso costante di notizie e tendenze.
Il trader, ad esempio, potrebbe prendere parte ai gruppi specifici su LinkedIn, dove si discute di finanza e mercati, per essere informato direttamente dai suoi colleghi su cosa prestare attenzione.
Il social learning può quindi contribuire all'apprendimento continuo. Per un approfondimento su questo tema, ti consigliamo l’articolo “Social learning: dalla teoria alla pratica”.
5.4 Active learning e formazione aziendale
Alcune volte si parla di hackathon, altre di learning by doing. Comunque lo si chiami, cambia la formula ma non la sostanza: l’active learning è l’apprendimento attivo, quello che si basa sul “mettere le mani in pasta” per imparare qualcosa in modo diretto, non solo attraverso la teoria di un corso. Imparare facendo, d’altronde, è una delle metodologie più antiche che esistano per l’essere umano, eppure molte volte è un’attività non presa in considerazione nemmeno dai moderni corsi di formazione
Per saperne di più su questa tecnica e sulle potenzialità in ambito aziendale, leggi l’articolo “Active learning come metodologia nella formazione aziendale”.
5.5 La virtual classroom per la formazione aziendale
Cosa significa adottare lo strumento della virtual classroom a supporto della formazione aziendale? L'istruzione si è evoluta molto negli ultimi due decenni. Le aule virtuali hanno infranto i confini naturali che un tempo esistevano nello scambio di informazioni e hanno posto le basi per un'esperienza di apprendimento più personale e interattiva.
La tecnologia ha cambiato il modo in cui consumiamo informazioni ed è importante che l'istruzione sul posto di lavoro evolva con questi nuovi stili di apprendimento. La flessibilità e la convenienza delle aule virtuali stanno cambiando il modo di fare formazione: scopri di più all’articolo “La virtual classroom: un mezzo per supportare la formazione aziendale”.
5.6 Come il Visual storytelling può supportare la formazione aziendale
Un’altra metodologia che sta entrando in modo sempre più importante all’interno della formazione aziendale è il visual storytelling.
Il potere di raccontare per immagini è antico: l’arte di raccontare storie è insita nella natura umana, fin da quando i nostri antenati, dentro le caverne, disegnavano le scene di caccia e le proprie mani sui muri. Il Visual Storytelling può supportare la formazione aziendale poiché, grazie alla narrazione per immagini, è in grado di proporre i contenuti in modo più immediato, stimolando il dibattito e la naturale curiosità delle persone.
Il Visual Storytelling inoltre si coniuga perfettamente con il paradigma dell’informazione aziendale breve o formazione continua, che grazie ad un format leggero e accattivante permette di mantenere costantemente aggiornati e informati i propri dipendenti.
Come è possibile fare tutto ciò? Utilizzando ad esempio i social media o le piattaforme di e-learning per veicolare i contenuti visuali – fatti di brevi testi, foto, infografiche, video – e costruendo una storia per approfondire di volta in volta quegli argomenti che l’azienda ritiene importanti per la formazione dei propri dipendenti.
Non solo: i contenuti visuali si prestano particolarmente ad essere visualizzati direttamente su smartphone/tablet e richiedono pochi minuti di attenzione.
6. Come misurare i risultati e l’efficacia della formazione?
Adottare un Learning Management System moderno e innovativo è solo l’inizio: per ottenere un vantaggio competitivo è necessario misurare i risultati relativi all’efficacia della formazione. Come farlo? Attraverso gli strumenti dedicati che ti stiamo per introdurre.
6.1 Misurare la maturità digitale d’impresa
La conoscenza della digital readiness, o maturità digitale della propria impresa, è essenziale nell’ambiente di lavoro odierno, fortemente condizionato dalla digital transformation. Per questo DD ha sviluppato un modello per la valutazione della maturità digitale: un assessment chiamato Digital Maturity Score (DMS), specifico per aiutarti a verificare la propensione all'uso del digitale da parte tuoi collaboratori.
Tale strumento offre un quadro delle conoscenze possedute dalla tua forza lavoro, e verifica il suo grado di consapevolezza in riferimento a precisi trend e comportamenti digitali. Ecco perché un digital assessment di questo tipo, effettuato sia ante che post percorso di apprendimento, è particolarmente interessante per l’impresa.
Nel concreto, quindi, il Digital Maturity Score di DD è un indice sintetico della propensione alla digitalizzazione di una persona. Per un approfondimento su questo strumento puoi leggere l’articolo “Digital Maturity Score: misuriamo la maturità digitale d’impresa”.
7.1 Il modello di Smart Education di DD
La formazione aziendale è una componente essenziale della crescita dell’impresa. Una forza lavoro che si adopera costantemente per migliorare se stessa tende ad essere più sicura, motivata e soddisfatta, e oggi qualsiasi organizzazione deve rimanere aggiornata per continuare a essere competitiva.
Ecco perché DD ha sviluppato un modello di smart education, che integra le metodologie di apprendimento più innovative allo scopo di rendere la formazione aziendale piacevole e coinvolgente, oltre che utile e interessante.
Come funziona? Il percorso segue diversi livelli:
- assessment iniziale
- attività di classroom
- social learning
- gamification
- active learning
- assessment finale
7.2 Il Learning Management System di DD
La società è cambiata e anche il modo di fare formazione aziendale aveva necessità di adattarsi al nuovo paradigma culturale. Maggiore innovazione, coinvolgimento e flessibilità, sono queste le basi su cui un buon Learning Management System deve fondarsi per:
- Facilitare l'apprendimento multicanale. Questo tipo di formazione è attualmente in espansione e aiuta davvero il target dei millennials: la forza lavoro più giovane è abituata a passare costantemente fra un dispositivo digitale e l’altro, come telefono, tablet, pc e così via. Un LMS li aiuta ad accedere ai contenuti ovunque e da qualsiasi luogo in modo sicuro e facile da usare.
- Fornire un'esperienza di apprendimento personalizzata. Questo è un vantaggio essenziale che deriva dalle applicazioni LMS perché fornisce valore operativo all’azienda. In particolare è possibile effettuare micro report e analisi approfondite: questo aiuta le organizzazioni a creare percorsi di apprendimento personalizzati e data-driven.
- Migliorare l’impegno delle persone in impresa. Un sistema di gestione dell'apprendimento aiuta a mantenere l’impegno dei collaboratori e, se effettuato in modo continuativo aiuterà a coltivare i talenti all'interno dell'azienda e a prevenire la “fuga di cervelli” a causa dell'ambiente di lavoro monotono o della mancanza di avanzamento di carriera.
Per questo noi di DD abbiamo creato Tentacle Learning Platform: una piattaforma per l’apprendimento digitale in impresa caratterizzata da una user experience moderna e coinvolgente. Tentacle Learning Platform è fruibile da qualsiasi schermo digitale e le sue caratteristiche principali riflettono i cambiamenti indotti dalle più famose Tech Company.
Come abbiamo raccontato all’articolo “Tentacle Learning Platform: una nuova esperienza di apprendimento”:
- l’interfaccia è moderna e intuitiva, per semplificare la gestione delle attività formative e incentivare l’apprendimento continuo;
- l’esperienza di formazione è immersiva, perché si sviluppa secondo una logica seriale per la fruizione dei contenuti da vivere on-demand, con l’adozione delle logiche tipiche della gamification;
- il sistema è personalizzabile sia nella forma (loghi, colori e schermate) che nei contenuti (corsi ad hoc, studiati sui bisogni della popolazione aziendale).
CHI L’HA SCRITTO?
Nata da un felice connubio tra Italia del nord e del sud, possiede il gene prepotente della curiosità. Copywriter di professione, storyteller per vocazione, vegetariana per scelta, nel tempo libero fa esperimenti ai fornelli e acquista più libri di quanti potrà mai leggerne.