Inbound Marketing / Digital Strategy

La Content Strategy non è la destinazione, ma è l'Inbound journey che conta

Scopri come sviluppare una Content Marketing Strategy basata sulla metodologia dell’Inbound marketing.

DI Redazione / giugno 2024

Brutta giornata? Anche oggi avete speso ore e ore producendo un contenuto che credevate essere grandioso, ma avete ottenuto scarsi risultati in termini di visite o engagement?

Rimanere in una condizione simile sarebbe estremamente frustrante. Non sarebbe invece magnifico trovare finalmente delle linee guida per la realizzazione di una Content Strategy di successo?

Sviluppare una Content Marketing Strategy basata sulla metodologia dell’Inbound marketing, creando un contenuto contestuale e di qualità rispetto ai bisogni dei vostri potenziali clienti può essere una strada vincente! (non conoscete l’inbound marketing? Leggete anche “La calamita e il megafono: Inbound e Outbound Marketing a confronto" oppure il nostro articolo - guida “Inbound Marketing: cos'è, come e perché usarlo").

1. Introduzione

Innanzitutto la Content Strategy riguarda la pianificazione e la gestione dei contenuti nel loro ciclo di vita, allineandoli agli obiettivi di business

È proprio la creazione di questi contenuti ad essere il carburante della metodologia di Inbound marketing, con un’impostazione customer-centric volta a migliorare l’esperienza dell’utente e in grado di trasformarlo in un cliente per la vostra impresa.

Questa strategia, però, deve essere sviluppata in una logica contestuale, ovvero all’interno dell’Inbound journey, ossia il percorso di conversione del vostro potenziale cliente strutturato attorno a dei contenuti e attraverso i quali la vostra impresa potrà:

  • attrarre estranei sul vostro blog o sito web;
  • convertire un visitatore in un lead (un contatto qualificato che fornisce i propri dati per poter fruire di un contenuto);
  • concludere una vendita, trasformando un lead qualificato in cliente;
  • fidelizzare, ossia trasformare i clienti in promotori del vostro brand.
Ogni fase dell’Inbound journey si basa su tecniche e strumenti ad hoc in grado di sfruttare al massimo il potenziale del contenuto prodotto. Vediamo allora quali siano le principali mete di questo viaggio.

2. Il fascino del contenuto

Nella fase di attrazione risulta necessario lavorare su tre diversi elementi: il blog, la pubblicazione sui social media presidiati e l’analisi delle keywords. Il blog è il perno della strategia di Inbound marketing e, prima della sua apertura, bisogna essere consapevoli che si tratta di un investimento a lungo termine per l’impresa, che richiede tempo e risorse dedicate.

Partire con l’analisi delle keyword è un’attività fondamentale per avere un sito posizionato sui motori di ricerca per l’area comunicativa di interesse. Quest’analisi è un processo vasto e in continua evoluzione, perciò non deve assolutamente essere trascurata prima di diffondere nel web i preziosi contenuti.

Successivamente, gli articoli del blog devono essere condivisi sui social media per attrarre un bacino di traffico maggiore. Essi rappresentano un canale determinante per portare traffico verso il proprio sito web o verso il blog e, quindi per aumentare la Brand Awareness. Dovendo trasformare un totale estraneo in visitatore, la vostra impresa dovrà impugnare l’arma della condivisione dei contenuti per aumentare la possibilità che un utente intercetti i post del blog.

Per capire quale canale social sia il più adatto per raggiungere il target d’interesse è opportuno utilizzare una pietra miliare dell’Inbound marketing: le Buyer Personas.

3. Un’offerta che non puoi rifiutare

Dall'attrazione si passa alla conversione! L’obiettivo dello step di conversione è trasformare i visitatori in lead qualificati. Questo avviene quando gli utenti sono disposti a fornire informazioni personali in cambio di contenuti che reputano rilevanti. Il percorso di qualificazione inizia quando il visitatore del sito sceglie di fruire di un contenuto di interesse all’interno del blog e accetta di compiere una serie di azioni che lo accompagneranno verso la conversione.

L’utente sarà invitato a cliccare su una Call-To-Action (CTA) posizionata all’interno del blog (N.B. consigliamo breve ed accattivante) per poi atterrare in una landing page contenente un modulo di raccolta dati, necessari per accedere a un contenuto più approfondito, il tanto atteso reward.

La Landing Page deve essere chiara e concisa e la quantità di informazioni che si chiede di inserire nel form deve essere proporzionale al valore che l’utente attribuisce al reward.

Una volta che l’utente procede all’invio dei dati, si aprirà in automatico una pagina definita Thank You page, con la quale: ovviamente, si ringrazia per la compilazione, si specificano le modalità di ricezione del contenuto e si procede nell’interazione con il lead appena acquisito, suggerendo contenuti aggiuntivi, utili a far procedere l’utente nel suo Buyer’s Journey.

4. The end (?)

Nella fase di conclusione l’attenzione si sposta sulla conversione del lead in cliente effettivo: un processo complesso che dipende da molteplici variabili. Una strategia di contenuto sviluppata secondo una metodologia Inbound offre il vantaggio di mettere in contatto l’impresa con utenti in target e quindi maggiormente predisposti a diventare clienti.

Ciò nonostante, non tutti i lead qualificati possono essere pronti all’acquisto. Sarà quindi importante strutturare un flusso di comunicazione continuo basato su contenuti rilevanti per i potenziali clienti.

Per farlo, è auspicabile disporre di un software per il CRM (Customer Relationship Management) che consenta l’organizzazione e la gestione delle liste di contatti, in modo da destinare a ciascun cluster azioni mirate.

Questa attività è nota anche come lead nurturing, ossia un’attività che consente di alimentare nel tempo il rapporto con ciascun lead fino alla sua trasformazione in cliente effettivo.

5. Per ogni fine c’è un nuovo inizio

E adesso? La conversione del lead in cliente non è la fine, ma lascia spazio alla fase di fidelizzazione dell’Inbound journey, che ha l’obiettivo di trasformare i clienti in promotori dell’impresa.

Un cliente che si sente riconosciuto dall’impresa e dalla quale riceve proposte e comunicazioni in linea con le proprie preferenze e necessità diventa un cliente più propenso a mantenere viva la sua relazione con l’impresa stessa e a trasformarsi nel tempo in un portavoce del brand.

Tutto chiaro? Non ci resta che augurarvi buon Inbound Journey e lasciarvi non con uno, ma con ben due reward! Il primo è questa brillante citazione di David Ogilvy sulla quale riflettere:

"In the modern world of business, it is useless to be a creative, original thinker unless you can also sell what you create."

Iscriviti alla nostra newsletter Dimmi Di+

CHE ASPETTI?

CHI L’HA SCRITTO?

Redazione
Redazione

Nella redazione di Dici Davvero?! ci sono persone che non amano mettersi in mostra: scrivono come ghostwriter e si impegnano al massimo per offrirti contenuti di qualità, pur scegliendo di restare dietro le quinte.

Hai detto newsletter?
Iscriviti a Dimmi Di+!