Employer Branding e Recruitment: come costruire un brand attrattivo
Employer Branding e Recruitment sono due strategie da presidiare per riuscire a posizionarsi come mercato del lavoro: scopri i vantaggi e le sfide.
DI Redazione / agosto 2024
1. Cos'è l'Employer Branding e a cosa serve
L'Employer Branding è una funzione strategica aziendale che mira a valorizzare il brand del datore di lavoro e la sua Employee Value Proposition per essere attrattivo in quello specifico mercato.
Come descritto nell'articolo "Guida all'HR Employer Branding: definizione, strategia e obiettivi", tale strategia si coniuga con le altre strategie di branding di una impresa per migliorare l'immagine complessiva della stessa. Un'immagine che, dopo essere stata creata, deve essere mantenuta nel corso degli anni. In questo modo, l'Employer Branding favorisce il coinvolgimento dei collaboratori e stimola l'employee advocacy aumentando i loro livelli di fidelizzazione.
Non solo! L'Employer Branding, migliorando l'immagine dell'impresa come valido datore di lavoro, aiuta i processi di recruiting. Infatti, il recruitment da parte delle risorse umane può giovare di diversi benefici, se l'azienda diventa maggiormente attrattiva nel mercato del lavoro. Nel prossimo paragrafo approfondiremo il tema.
2. Il marketing a supporto del processo di recruitment
Come abbiamo anticipato, impostare correttamente la strategia di Employer Branding aiuta le imprese a favorire il proprio recruitment marketing. Nell'articolo "5 step per una strategia di employer branding di successo" potrai trovare indicazioni utili per la definizione della strategia del tuo employer branding aziendale a favore dei processi di recruiting.Attraverso la corretta pianificazione di una strategia di recruitment marketing, connessa al proprio Employer Branding, diventa possibile attrarre, coinvolgere e, infine, assumere e trattenere talenti di alta qualità.
Ma quali sono i principali vantaggi della definizione di un processo formalizzato di recruiting?
- La talent attraction verso personale maggiormente qualificato;
- la talent acquisition diminuendo i tempi e i costi del processo di recruiting;
- la talent retention dei talenti in impresa.
Nel prossimo paragrafo capiremo chi sono i soggetti coinvolti nella strategia di Employer Branding e di recruitment marketing e quali sfide devono affrontare nell'attuale contesto.
3. Le sfide e gli obiettivi per gli HR manager
Nella definizione di un'ottimale branding dell'impresa come valido datore di lavoro non concorre solo il reparto delle risorse umane, ma anche marketing e comunicazione (interno ed esterno).Solo rendendo coerenti le varie strategie aziendali sarà infatti possibile riuscire a veicolare un'immagine coesa della propria azienda, rendendola unica sul mercato. Inoltre, dalla connessione di queste strategie è possibile presidiare al meglio anche l'Employee Journey, ovvero il viaggio del collaboratore all'interno della realtà lavorativa. Dal primo contatto con l'impresa al primo colloquio; dall'inserimento al processo di onboarding; dal coinvolgimento nelle attività interne all'essere promotori stessi del proprio datore di lavoro. Ogni aspetto della relazione collaboratore-impresa deve essere curato nei minimi dettagli.
Infatti, una delle principali sfide di chi si occupa del recruitment marketing non è solo quella di attrarre candidati in linea alla posizione offerta, ma anche mantenere nel tempo un rapporto positivo tra lavoratore e impresa. Questo significa consolidare il senso di appartenenza alla cultura aziendale, anche in un contesto in cui il lavoro è sempre più ibrido. Nel farlo, è necessario investire sulle politiche di Diversity, Equity & Inclusion al fine di dare a ognuno la possibilità di esprimersi sentendosi accettato e compreso nella sua individualità.
L'individualità di ciascun candidato dovrebbe essere il presupposto primario di ogni strategia di recruitment marketing: solo in questo modo sarà possibile personalizzare l'offerta di valore promossa adattandola ai bisogni di una specifica persona, nel corso di tutto il rapporto con l'azienda.
CHI L’HA SCRITTO?
Nella redazione di Dici Davvero?! ci sono persone che non amano mettersi in mostra: scrivono come ghostwriter e si impegnano al massimo per offrirti contenuti di qualità, pur scegliendo di restare dietro le quinte.