News sul recruiting dalle migliori imprese
Cosa c'è di nuovo in ambito recruiting? Scopri come le aziende stanno rivoluzionando il recruiting con strategie innovative di employer branding.
DI Sofia Negri / dicembre 2024
Nel mercato del lavoro, il recruiting è molto più di un processo di selezione: è il primo passo per costruire un’organizzazione di successo e attrarre i migliori talenti. In un contesto caratterizzato da carenza di competenze specializzate e un'elevata mobilità dei lavoratori, molte aziende stanno rispondendo con strategie innovative, tecnologiche e, soprattutto, umane.
La centralità del candidato non è più solo un tema di marketing, ma un elemento chiave per creare fiducia e migliorare l’esperienza complessiva. Dai programmi che offrono formazione in cambio del tempo dedicato al processo di selezione, fino all’uso di intelligenza artificiale per ridurre bias e inefficienze, il mondo del recruiting si trasforma in uno spazio di opportunità reciproche tra aziende e candidati.
Le iniziative premiate da progetti come il Best HR Team 2024 e i riconoscimenti dei Best Workplaces di Great Place to Work mostrano come le imprese più lungimiranti combinino trasparenza, innovazione e inclusività per distinguersi in un mercato sempre più competitivo. Ma non è solo questione di attrarre: trattenere e far crescere i talenti richiede una cultura aziendale che metta al centro valori come equità, diversità e benessere.
Come possono le aziende distinguersi nel mercato del lavoro attraverso strategie di recruiting innovative e attrattive? Scopriamolo insieme!
1. In che modo le aziende possono aumentare la loro attrattività?
Diventare attrattivi per i talenti non significa solo proporre buone offerte di lavoro, ma costruire un'esperienza globale che valorizzi ogni fase del rapporto con i candidati, andando oltre la semplice selezione. Questo approccio richiede un cambiamento culturale e strategico nel modo in cui le imprese interagiscono con i potenziali collaboratori, attraverso tre momenti chiave:
- prima del processo di selezione: è essenziale costruire una forte brand reputation, creando valore attraverso contenuti informativi di qualità, webinar, eventi e workshop che evidenzino la cultura aziendale. Queste iniziative non solo rafforzano la percezione positiva dell'azienda, ma stimolano anche l'interesse e la fiducia dei potenziali candidati.
- durante il processo di selezione: gli annunci di lavoro chiari e dettagliati, abbinati a processi di candidatura semplici e supportati da tecnologie intuitive, migliorano l’esperienza del candidato e riducono le barriere d’ingresso. Strumenti di comunicazione efficaci, come aggiornamenti regolari sullo stato della candidatura, favoriscono un rapporto aperto e professionale.
- dopo il processo di selezione: mantenere il contatto anche con chi non viene selezionato è fondamentale per consolidare un'immagine aziendale positiva nel lungo periodo. Offrire feedback personalizzati, suggerire percorsi di crescita e invitare i candidati a restare connessi tramite future opportunità (sulle pagine carriere o i profili di Indeed & Glassdoor) può trasformare un semplice candidato in un ambasciatore del brand.
2. Recruiting: le iniziative che fanno la differenza
Le imprese leader nel recruiting si distinguono per l’adozione di strategie innovative che mettono al centro la persona, combinando benessere, inclusione e formazione continua, con risultati tangibili in termini di attrattività e fidelizzazione.
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Focus sulla DEIB (Diversity, Equity, Inclusion, Belonging): la diversità e l’inclusione non sono più solo elementi etici, ma fattori strategici per attrarre e trattenere i migliori talenti, soprattutto tra le nuove generazioni. Secondo il report di McKinsey su Diversity, equity & inclusion, il 20% dei lavoratori a livello mondiale oggi non accetterebbe più un lavoro da parte di un'organizzazione che non ha contribuito in modo proattivo a migliorare le proprie politiche DE&I.
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Salute mentale e work-life balance: il benessere psicologico è diventato una priorità per le aziende moderne. Programmi di supporto alla salute mentale e politiche di work-life balance si sono rivelati fondamentali per ridurre il turnover. Un esempio interessante da questo punto di vista è Lavazza, che ha integrato consulenze psicologiche e smart working, guadagnandosi il riconoscimento per il suo approccio innovativo al benessere aziendale.
- Upskilling e reskilling come su Netflix: la formazione continua è diventata imprescindibile. Le aziende stanno implementando piattaforme simili a Netflix per rendere l’apprendimento personalizzabile e accessibile, migliorando le competenze e l’attrattività del personale.
3. Recruiting innovativo: alcuni esempi
Tra le aziende che si distinguono nel panorama del recruiting troviamo nomi come Jakala, Bending Spoons, e Randstad, ciascuna con iniziative mirate a migliorare la relazione tra azienda e candidato. Vediamole insieme.
- Jakala adotta un modello di selezione che pone al centro la qualità del rapporto con i candidati, garantendo un processo trasparente e personalizzato. Ogni candidatura viene gestita da un recruiter del Team Talent Acquisition, che esamina il CV e le informazioni fornite, offrendo un feedback dettagliato a prescindere dall’esito. Il processo include suggerimenti pratici per ottimizzare il curriculum, indicazioni per consolidare il percorso professionale e approfondimenti sul contesto competitivo. Un ulteriore elemento distintivo è l'iniziativa “Your Time Back”, realizzata in collaborazione con Unobravo. I candidati ricevono sessioni di empowerment proporzionali al tempo investito nel processo di selezione, utilizzabili per il proprio sviluppo personale o professionale. Questa pratica riflette l’impegno di Jakala nel riconoscere e valorizzare il contributo di ogni candidato, offrendo un supporto concreto per affrontare le sfide legate alla ricerca di lavoro. Una strategia che arricchisce non solo l’esperienza del candidato, ma rafforza l’immagine aziendale, posizionando Jakala come un esempio di eccellenza nel recruiting.
- Bending Spoons, una delle principali aziende tecnologiche italiane, adotta strategie innovative di recruiting orientate alla valorizzazione del talento e della crescita personale. Tra le iniziative degne di nota, l’azienda organizza "Bend the Quest", un evento competitivo rivolto ai migliori studenti e neolaureati in Italia che prevede una giornata intensiva di attività di squadra e individuali presso il loro quartier generale a Milano, con spese coperte. L'obiettivo è offrire un’esperienza unica di networking e una panoramica sul processo di selezione in un’azienda tecnologica di alto livello. La selezione per partecipare include una valutazione dettagliata del CV, test di problem solving e interviste online, garantendo che solo i migliori talenti siano coinvolti. L'azienda sottolinea valori come trasparenza, crescita accelerata, e un ambiente ambizioso e collaborativo che mette il talento al centro del processo. Per i dipendenti, Bending Spoons offre un pacchetto completo di benefit, tra cui orari flessibili, lavoro da remoto, copertura sanitaria di alto livello, supporto alla genitorialità e opportunità di formazione continua. Questa filosofia sottolinea il loro impegno nel creare un ambiente che attragga e coltivi i migliori professionisti del settore.
- Unilever ha adottato un approccio innovativo nel suo processo di selezione, combinando tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (IA) e il blind recruiting per migliorare la velocità e l’inclusività delle assunzioni. Utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, l’azienda analizza interviste video, garantendo valutazioni oggettive e riducendo i pregiudizi inconsci. Questo, insieme all’uso della piattaforma Pymetrics, che misura le capacità cognitive ed emotive attraverso giochi neuro-scientifici, consente di superare la tradizionale dipendenza dai CV. Con il blind recruiting, inoltre, vengono eliminati dati sensibili come nome, genere e etnia, favorendo una valutazione più equa. Il risultato è una riduzione del 50% nei tempi di assunzione e un incremento del 70% nelle candidature femminili, migliorando sensibilmente la diversità e consolidando la reputazione di Unilever come leader nell’inclusione e nell’accessibilità del recruiting.
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CHI L’HA SCRITTO?
Amante della frenesia di Milano, si ricarica facendo yoga nella natura della campagna da dove proviene. Campionessa di power nap, va sempre a fondo alle questioni non lasciandosi sfuggire neanche un dettaglio, sia online che offline. In ufficio conosciuta anche come la più grande esperta di tartare e bevitrice di Coca Cola.