Digital Refresh: la formazione al tempo del digitale secondo DD
Per le aziende, restare aggiornati sulle tendenze è essenziale per adattarsi ai rapidi cicli di innovazione e massimizzare l'impatto sul business.
DI Chiara Bua / giugno 2024
C’è stato un tempo in cui la conoscenza era gelosamente custodita tra i pochi eletti che avevano accesso ai manoscritti attraverso cui veniva tramandato il sapere. Secoli dopo, l’invenzione della stampa ha reso possibile la diffusione della cultura grazie alla replicabilità su larga scala dei libri. E oggi? Gli strumenti digitali, internet e i motori di ricerca in primis, ci offrono la possibilità di avere accesso a una quantità di contenuti potenzialmente infinita.
È proprio guardando la sconfinata biblioteca digitale del world wide web che sorge spontanea una domanda: come fare ad orientarsi tra la miriade di contenuti a nostra disposizione? Da una condizione di mancanza di accesso siamo passati, secoli e secoli dopo, a una sovrabbondanza di materiali che ci fa girare la testa (per saperne di più sulla digital soft skill legata a ciò vi basta leggere l'articolo La ricerca delle informazioni online: questione di competenze digitali, o di Digital Literacy).
E la sfida non finisce qui! Il digitale non è soltanto possibilità di accesso, ma è esso stesso un aspetto della cultura in cui viviamo. E come per ogni cosa, per sfruttarne al meglio le potenzialità bisogna conoscerne le caratteristiche, gli ambiti di applicazione e le possibili evoluzioni.
È proprio guardando la sconfinata biblioteca digitale del world wide web che sorge spontanea una domanda: come fare ad orientarsi tra la miriade di contenuti a nostra disposizione? Da una condizione di mancanza di accesso siamo passati, secoli e secoli dopo, a una sovrabbondanza di materiali che ci fa girare la testa (per saperne di più sulla digital soft skill legata a ciò vi basta leggere l'articolo La ricerca delle informazioni online: questione di competenze digitali, o di Digital Literacy).
E la sfida non finisce qui! Il digitale non è soltanto possibilità di accesso, ma è esso stesso un aspetto della cultura in cui viviamo. E come per ogni cosa, per sfruttarne al meglio le potenzialità bisogna conoscerne le caratteristiche, gli ambiti di applicazione e le possibili evoluzioni.
IN QUESTO ARTICOLO
1. La Smart Education di DD
In un mondo caratterizzato dalla Digital Transformation (per saperne di più sugli impatti in Italia si rimanda all'articolo Digital Transformation in Italia: gli impatti sulla competitività futura), DD ha implementato un modello di smart education per aiutare le imprese a sviluppare un digital mindset e a diffondere la cultura del cambiamento tra la propria popolazione aziendale.All’interno di questo innovativo modello educativo è possibile trovare il Digital Refresh, un servizio di aggiornamento professionale che aiuta i decision maker ad arginare l’information overload e aggiornarsi sui trend digitali più rilevanti per il proprio settore. Come riusciamo a farlo? Trasformiamo in storie i trend e le novità digitali del settore in cui l’impresa committente opera o a cui è interessata, e li rielaboriamo attraverso la tecnica del visual storytelling che agevola il processo di ricordo e di memorizzazione (per saperne di più sul visual storytelling leggi l’articolo Visual Storytelling: come può aiutare la formazione aziendale?)
2. I 4 elementi chiave del Digital Refresh
Alla base del Digital Refresh vi è una ricerca costante e una catalogazione strutturata. Ogni giorno, infatti, monitoriamo oltre 250 fonti tra siti ufficiali dei più grandi operatori del digital e delle più importanti agenzie, forum e blog di settore, per offrire sempre e solo le notizie più attuali e significative. Inoltre, abbiamo elaborato un metodo di catalogazione delle notizie che ci permette di non perdere mai traccia di cosa sta accadendo, mettendo ordine in un mondo caotico e in costante aggiornamento.Se dovessimo sintetizzare il Digital Refresh in 4 elementi chiave, sarebbero i seguenti:
- Il percorso di aggiornamento professionale si articola in un minimo di 4 incontri annuali a cadenza trimestrale della durata di mezza giornata l’uno.
- Il servizio è rivolto a un gruppo ristretto selezionato direttamente dall’impresa. È consigliabile coinvolgere figure di aree aziendali differenti per stimolare lo scambio di idee.
- Le informazioni più rilevanti sono rielaborate attraverso la tecnica del visual storytelling, che agevola il processo di ricordo e memorizzazione. Le nostre storie digitali raccontano l’evoluzione dei trend digitali sia a livello macro che con riferimento a specifici settori.
- La pedagogia diventa decentrata e orizzontale. Ogni notizia è uno spunto per confrontarsi e analizzare insieme come il digitale sta cambiando il modo di fare impresa e come potrebbe impattare la propria realtà.
CHI L’HA SCRITTO?
Chiara Bua
Esponente di spicco del binge-watching da molto tempo prima dell'arrivo di Netflix, non si tira mai indietro quando c'è da scoprire un nuovo ristorante giapponese o una succulenta hamburgheria. È nota al grande pubblico per essere tra le poche persone al mondo ad andare ogni giorno oltre la prima pagina di risultati di Google senza subire danni permanenti al cervello.