Formazione

Key competence for lifelong learning: cosa sono

L’Unione Europea ha individuato le “key competences for lifelong learning”, ma quali sono? E perché quelle selezionate sono così importanti?

DI Chiara Bua / settembre 2024

La globalizzazione e la società contemporanea continuano a porci di fronte a nuove sfide e ciascuno di noi ha quindi bisogno di sviluppare un'ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapida evoluzione e altamente interconnesso.

Ecco perché l’Unione Europea ha individuato le “key competences for lifelong learning” con l’obiettivo di fornire ai propri cittadini gli strumenti per trovare un lavoro soddisfacente e diventare cittadini indipendenti e impegnati.

Continua a leggere l’articolo per scoprire le 8 competenze chiave indicate dall’UE!

1. Cosa sono le "key competences for lifelong learning"

Una concomitanza di fattori dai quali non possiamo prescindere ci impongono di sviluppare e aggiornare le competenze per tutto l'arco della vita. Basti pensare all'inarrestabile avanzata della trasformazione digitale, allo sviluppo di nuove tecnologie o ai cambiamenti repentini nel mercato del lavoro.

Ecco perché per l’Unione Europea il pensiero critico, l'alfabetizzazione mediale e le capacità di comunicazione sono alcuni dei requisiti necessari per navigare in un mondo sempre più complesso.

Senza dimenticare che le competenze digitali, accanto all'alfabetizzazione, alla matematica e alle scienze, dovrebbero rappresentare la base dell'apprendimento permanente di ciascun cittadino europeo. A tutto ciò si aggiunge che l'innovazione e l'imprenditorialità devono essere incoraggiate e promosse se vogliamo che l'Europa sia competitiva su scala globale.

La raccomandazione sulle otto competenze chiave per l'apprendimento permanente adottata dall’UE rappresenta proprio un passo avanti in questa direzione.

Le competenze chiave per il lifelong learning individuate dall’UE sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini:

  1. Conoscenze - concetti, fatti e dati, idee e teorie già consolidate, che supportano la comprensione di una determinata area o materia.
  2. Abilità - capacità di eseguire processi e di utilizzare le conoscenze esistenti per ottenere risultati.
  3. Attitudini - la disposizione e la mentalità ad agire o reagire a idee, persone o situazioni.

Le competenze chiave, tutte ugualmente importanti ed essenziali, si sviluppano nel corso della vita, attraverso l'apprendimento formale, non formale e informale in diversi ambienti, tra cui la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, il quartiere e la società in senso lato.

2. Quali sono le competenze raccomandate nella pubblicazione europea per il lifelong learning

Per permettere ai propri cittadini di trovare un lavoro soddisfacente e diventare cittadini indipendenti e impegnati, l’UE ha quindi individuato le seguenti competenze chiave:

1. Competenza di alfabetizzazione (Literacy Competence)

«L'alfabetizzazione è la capacità di identificare, comprendere, esprimere, creare e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale che scritta, utilizzando materiali visivi, sonori/audio e digitali in tutte le discipline e i contesti. Implica la capacità di comunicare e relazionarsi efficacemente con gli altri, in modo appropriato e creativo. Lo sviluppo dell'alfabetizzazione costituisce la base per ulteriori apprendimenti e interazioni linguistiche. A seconda del contesto, la competenza alfabetica può essere sviluppata nella lingua madre, nella lingua della scuola e/o nella lingua ufficiale di un Paese o di una regione».

Un’attitudine positiva nei confronti dell'alfabetizzazione implica una disposizione al dialogo critico e costruttivo, un apprezzamento delle qualità estetiche e un interesse per l'interazione con gli altri. Ciò implica la consapevolezza dell'impatto del linguaggio sugli altri e la necessità di comprendere e utilizzare il linguaggio in modo positivo e socialmente responsabile.

2. Competenza multilingua (Multilingual competence)

«La competenza multilingua consiste nel saper usare diverse lingue in modo appropriato ed efficace per comunicare. Condivide ampiamente le principali dimensioni di competenza dell'alfabetizzazione: si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale che scritta (ascoltare, parlare, leggere e scrivere) in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali in base ai propri desideri o bisogni. Le competenze linguistiche integrano una dimensione storica e competenze interculturali. A seconda dei casi, può includere il mantenimento e l'ulteriore sviluppo delle competenze nella lingua madre, nonché l'acquisizione della lingua ufficiale di un Paese».

3. Competenza matematica (Mathematical competence)

«La competenza matematica è la capacità di sviluppare e applicare il pensiero e la visione matematica per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza dei numeri, l'accento è posto sul processo e sull'attività, oltre che sulla conoscenza. La competenza matematica implica, in misura diversa, la capacità e la volontà di utilizzare modalità di pensiero e di presentazione della matematica (formule, modelli, costrutti, grafici, diagrammi)».

Un’attitudine positiva verso questa competenza si riscontra quando l’individuo rispetta la verità ed è disponibile a cercare le ragioni e a valutarne la validità.

 

4. Competenza scientifica, tecnologica e ingeneristica
(Science, technology and engineering competence)

«Le competenze in campo scientifico si riferiscono alla capacità e alla volontà di spiegare il mondo naturale facendo uso del corpo di conoscenze e della metodologia impiegata, comprese l'osservazione e la sperimentazione, al fine di identificare le domande e di trarre conclusioni basate su prove. Le competenze in ambito tecnologico e ingegneristico sono applicazioni di tali conoscenze e metodologie in risposta a esigenze o bisogni umani percepiti. Le competenze in campo scientifico, tecnologico e ingegneristico implicano la comprensione dei cambiamenti causati dall'attività umana e la responsabilità come singoli cittadini».

Un’attitudine positiva verso questa competenza comprende un atteggiamento di apprezzamento critico e di curiosità, una preoccupazione per le questioni etiche e il sostegno alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale, in particolare per quanto riguarda il progresso scientifico e tecnologico in relazione a se stessi, alla famiglia, alla comunità e alle questioni globali.

 

5. Competenza digitale (Digital competence)

«La competenza digitale implica l'uso sicuro, critico e responsabile delle tecnologie digitali e il loro impegno nell'apprendimento, nel lavoro e nella partecipazione alla società. Comprende l'alfabetizzazione all'informazione e ai dati, la comunicazione e la collaborazione, l'alfabetizzazione ai media, la creazione di contenuti digitali (compresa la programmazione), la sicurezza (compreso il benessere digitale e le competenze relative alla sicurezza informatica), le questioni relative alla proprietà intellettuale, la risoluzione di problemi e il pensiero critico».

Ciascuno di noi deve, quindi, conoscere come le tecnologie digitali possano supportare la comunicazione, la creatività e l'innovazione ed essere consapevoli delle loro opportunità, limitazioni, effetti e rischi. Così come conoscere anche i principi generali, i meccanismi e la logica alla base dell'evoluzione delle tecnologie digitali e il funzionamento e l'uso di base di diversi dispositivi, software e reti.

In merito a questa competenza, le abilità da sviluppare e coltivare comprendono il saper utilizzare, accedere, filtrare, valutare, creare, programmare e condividere contenuti digitali. Così come anche gestire e proteggere le informazioni, i contenuti, i dati e le identità digitali, nonché riconoscere e interagire efficacemente con software, dispositivi, intelligenza artificiale o robot.

Infine, un’attitudine positiva verso la digital competence implica un atteggiamento riflessivo e critico, ma anche curioso, aperto e lungimirante. Così come anche un approccio etico, sicuro e responsabile all'uso degli strumenti digitali.

6. Competenza personale, sociale e di apprendimento (Personal, social and learning to learn competence)

«La competenza personale, sociale e di apprendimento è la capacità di riflettere su se stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in modo costruttivo, di rimanere resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria carriera. Comprende la capacità di affrontare l'incertezza e la complessità, di imparare a imparare, di sostenere il proprio benessere fisico ed emotivo, di mantenere la salute fisica e mentale e di essere in grado di condurre una vita consapevole e orientata al futuro, di empatizzare e di gestire i conflitti in un contesto inclusivo e solidale».

Questa competenza si basa su un’attitudine positiva nei confronti del proprio benessere personale, sociale e fisico e del lifelong learning. Si basa, inoltre, su un atteggiamento di collaborazione, assertività e integrità: ciò include il rispetto della diversità degli altri e dei loro bisogni e la disponibilità a superare i pregiudizi e a scendere a compromessi.

Un'attitudine alla risoluzione dei problemi, infine, supporta sia il processo di apprendimento sia la capacità dell'individuo di gestire gli ostacoli e i cambiamenti. Ciò include il desiderio di applicare l'apprendimento e le esperienze di vita precedenti e la curiosità di cercare opportunità di apprendimento e sviluppo in una varietà di contesti di vita.

7. Competenza di cittadinanza (Citizenship competence)

«La competenza di cittadinanza è la capacità di agire come cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, basata sulla comprensione dei concetti e delle strutture sociali, economiche, giuridiche e politiche, nonché degli sviluppi globali e della sostenibilità».

Il rispetto dei diritti umani come base della democrazia pone le basi per un'attitudine positiva verso la citizenship competence. La partecipazione costruttiva implica la volontà di partecipare al processo decisionale democratico a tutti i livelli e alle attività civiche.

Comprende il sostegno alla diversità sociale e culturale, all'uguaglianza di genere e alla coesione sociale, agli stili di vita sostenibili, alla promozione della cultura della pace e della non violenza, alla disponibilità a rispettare la privacy degli altri e ad assumersi la responsabilità per l'ambiente.

8. Competenza imprenditoriale (Entrepreneurship competence)

«La competenza imprenditoriale si riferisce alla capacità di agire su opportunità e idee e di trasformarle in valore per gli altri. Si basa sulla creatività, sul pensiero critico e sulla risoluzione dei problemi, sull'iniziativa, sulla perseveranza e sulla capacità di lavorare in modo collaborativo per pianificare e gestire progetti di valore culturale, sociale o finanziario».

L'attitudine imprenditoriale è caratterizzata da un senso di intraprendenza, proattività, lungimiranza, coraggio e perseveranza nel raggiungimento degli obiettivi. Include il desiderio di motivare gli altri e di valorizzare le loro idee, l'empatia e il prendersi cura delle persone e del mondo, l'accettazione di responsabilità e l'adozione di approcci etici durante tutto il processo.

9. Competenza nella consapevolezza e nell'espressione culturale (Cultural awareness and expression competence)

«La competenza nella consapevolezza e nell'espressione culturale implica la comprensione e il rispetto per il modo in cui le idee e i concetti sono espressi e comunicati in modo creativo in diverse culture e attraverso una serie di arti e altre forme culturali. Comporta l'impegno a comprendere, sviluppare ed esprimere le proprie idee e il senso del proprio posto o ruolo nella società in una varietà di modi e contesti».

Dal punto di vista attitudinale, è quindi importante avere un atteggiamento aperto e rispettoso della diversità delle espressioni culturali e un approccio etico e responsabile alla proprietà intellettuale e culturale. Un’attitudine positiva comprende anche la curiosità per il mondo, l'apertura a immaginare nuove possibilità e la disponibilità a partecipare a esperienze culturali.

CHI L’HA SCRITTO?

Chiara Bua
Chiara Bua

Esponente di spicco del binge-watching da molto tempo prima dell'arrivo di Netflix, non si tira mai indietro quando c'è da scoprire un nuovo ristorante giapponese o una succulenta hamburgheria. È nota al grande pubblico per essere tra le poche persone al mondo ad andare ogni giorno oltre la prima pagina di risultati di Google senza subire danni permanenti al cervello.

Hai detto newsletter?
Iscriviti a Dimmi Di+!