Parole chiave e SEO: qualche accorgimento per scrivere bene
Guida pratica alla scrittura SEO: utilizzare le parole chiave in modo efficace ed evitare errori comuni per migliorare la visibilità online.
DI Francesca Fantini / agosto 2024
Uno dei termini che letteralmente ossessiona chi scrive contenuti per il web è “keyword”: parola chiave. Il motivo è che su internet uno dei modi principali per portare i propri contenuti nei primi risultati di ricerca organica sui motori è scrivere utilizzando delle parole che vengano realmente digitate dalle persone dall’altro lato dello schermo. In pratica, rispondere a una ricerca con un contenuto che sia “costruito” intorno a quella ricerca.
Facile no? Ecco, se fosse così semplice saremmo tutti in prima pagina con i nostri contenuti, e invece non è così. Chiaramente, la SEO è un argomento complesso e molto sfaccettato, ma sicuramente il tema della scrittura - della buona scrittura - è centrale per posizionare al meglio i contenuti.
Vediamo insieme qualche accorgimento da adottare quando si utilizzano le parole chiave.
Facile no? Ecco, se fosse così semplice saremmo tutti in prima pagina con i nostri contenuti, e invece non è così. Chiaramente, la SEO è un argomento complesso e molto sfaccettato, ma sicuramente il tema della scrittura - della buona scrittura - è centrale per posizionare al meglio i contenuti.
Vediamo insieme qualche accorgimento da adottare quando si utilizzano le parole chiave.
1. Evita il keyword stuffing
Prima di tutto, sgombriamo il campo da un mito: non è vero che più si infilano parole chiave a casaccio in un testo, meglio è. Anzi, Google ormai ha una capacità di comprensione del testo talmente affinata che, se percepisce che hai fatto “keyword stuffing”, penalizza il tuo contenuto senza pensarci due volte.Quindi, la parola d'ordine è naturalezza: le parole chiave devono scivolare nel testo senza forzature, in modo che il contenuto letto dalla persona sia utile e interessante, senza trasformarsi in un testo “markettaro”. Un po’ come questo pezzo che stai leggendo: il paragrafo si chiama “evita il keyword stuffing”: abbiamo usato questa parola nel titolo della sezione e te ne stiamo parlando qui, senza però calcare la mano sulla keyword, ma cercando di spiegarti in modo chiaro cosa significa e perché non dovresti farlo.
Come scegliere le parole chiave? Ragiona come se fossi il tuo target, la buyer persona che vuoi raggiungere con il tuo testo. Questa persona cosa digiterebbe su Google? Quali sono i termini più ricercati nel tuo settore? Utilizza strumenti come Google Keyword Planner o SEOZoom per scovare le migliori keyword che possono portarti traffico qualificato.
👉🏻 Per un approfondimento sulla ricerca keyword, puoi leggere anche questo articolo: “Keyword research SEO: guida definitiva alla ricerca delle parole chiave”.
E una volta scelte? Non ammassarle tutte in cima all’articolo come fossero in fila per il concerto dell’anno. Distribuiscile con armonia lungo tutto il testo, nei titoli e sottotitoli (H1, H2… la struttura SEO insomma), nell'introduzione e nella conclusione. E non dimenticare che anche la leggibilità è importante: se il testo non scorre o suona innaturale anche solo per far spazio a una keyword, ripensaci e riscrivi.
2. Keyword density: mantieni una corretta densità delle parole chiave
Lo abbiamo accennato al paragrafo precedente: le parole chiave vanno usate, sì, ma con parsimonia e intelligenza. La densità delle parole chiave o keyword density è uno degli aspetti valutati dal motore di ricerca per il posizionamento, ed è un concetto che si riferisce alla frequenza con cui una parola chiave specifica appare all’interno di un testo rispetto al numero totale di parole.Si calcola con un’operazione matematica da seconda elementare: numero di volte che la keyword appare, diviso il numero totale di parole del testo, il tutto moltiplicato per 100. Et voilà, ecco la percentuale di keyword density. Se vuoi qualche numero, un’ottima regola generale è mantenere una densità delle parole chiave tra il 2% e il 5%.
Ma perché è importante valutare questo fattore? È risaputo che il motore di ricerca utilizza degli algoritmi per analizzare i contenuti, e questa è semplicemente una delle metriche che usa per verificare la qualità dei testi. D’altronde, è risaputo: la qualità batte la quantità, perciò usa le keyword con saggezza!
3. Keyword prominence: considera la prominenza delle parole chiave
La keyword prominence è un concetto che va ancora più nel particolare rispetto alla keyword density. Si riferisce alla posizione delle parole chiave all'interno di un testo. Come saprai, ogni testo ottimizzato SEO ha un’architettura precisa: H1 come titolo, H2 per i paragrafi, H3 per i sottoparagrafi e così via. Le parole chiave dovrebbero apparire in modo naturale all'inizio del contenuto, nei titoli dei paragrafi e dei sottoparagrafi, sempre rispettando le regole precedenti. Una corretta architettura del testo renderà il contenuto più chiaro sia per il motore di ricerca, sia per le persone che lo leggeranno.4. Fai keyword stemming
Questa è una vera chicca per intenditori: con keyword stemming ci si riferisce alla pratica di utilizzare la radice di una parola per coprire le variazioni grammaticali. Ad esempio, se la tua parola chiave principale è "camminare" la sua radice è "cammin-". Da lì possiamo pensare a variazioni come "cammino, "camminata", "camminate" e via dicendo.I motori di ricerca non si fermano alla forma esatta della keyword che hai inserito tu nel tuo testo: cercano anche le varianti "stemmate" per capire meglio il contesto e offrire risultati più ricchi alle persone. Perciò, usare lo stemming vuol dire allargare la rete delle possibilità per apparire nelle ricerche. Se ottimizzi una pagina per "corsa", includendo anche parole come "correndo", "corridore" o "corse", stai dando a Google & Co. un segnale forte sul contenuto della tua pagina.
Anche in questo caso valgono i consigli di prima: è essenziale usare lo stemming in modo naturale e contestuale, evitando di forzare l’inclusione di tutte le possibili varianti di una parola chiave. Ricorda sempre che Google premia i contenuti naturali e utili per le persone.
In conclusione, ottimizzare il tuo contenuto con alcune tecniche per le parole chiave è un passo fondamentale per migliorare la visibilità dei tuoi testi online.
Concentrati su keyword density, keyword prominence, keyword stemming ed evita lo stuffing: quattro semplici regole per fare contento non solo il motore di ricerca, ma soprattutto le persone che ti leggeranno.
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CHI L’HA SCRITTO?
Francesca Fantini
Nata da un felice connubio tra Italia del nord e del sud, possiede il gene prepotente della curiosità. Copywriter di professione, storyteller per vocazione, vegetariana per scelta, nel tempo libero fa esperimenti ai fornelli e acquista più libri di quanti potrà mai leggerne.