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Innovazione digitale

L'intelligenza artificiale nella comunicazione video

L'intelligenza artificiale è sempre più utilizzata anche per creare video. Scopri esempi, novità e implicazioni etiche di questa tecnologia.

DI Gloria Bacciu / febbraio 2025

L’intelligenza artificiale (IA) è ormai una presenza costante nella nostra quotidianità e sta rivoluzionando il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e creiamo contenuti. 

In questo articolo vorrei portare l'attenzione su un aspetto affascinante dell’IA: la sua applicazione nel mondo dei video. Grazie a tecnologie avanzate come il deep learning e i modelli generativi, è possibile creare contenuti incredibilmente realistici, trasformando immagini statiche in volti parlanti, modificando scenari con pochi clic o persino generando video interamente da zero.

Avete presente la Monna Lisa che prende vita e racconta la sua storia? O figure politiche immortalate in un incontro che nella realtà non è mai avvenuto? Questi sono solo esempi delle infinite possibilità offerte dall’intelligenza artificiale applicata al video-making.

Ma fino a che punto possiamo spingerci? L’unico vero limite è la creatività di chi utilizza questi strumenti. Dai contenuti per l’intrattenimento alla pubblicità, dalla formazione alla divulgazione scientifica, le potenzialità dell’IA sono immense. Tuttavia, "da un grande potere derivano grandi responsabilità": l’uso etico e consapevole di queste tecnologie è fondamentale per evitare manipolazioni ingannevoli o la diffusione di fake news.

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CHE ASPETTI?

1. L'IA e la creazione video: un'innovazione per il marketing

L'intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente le strategie di comunicazione, aprendo nuove opportunità per brand e aziende.

L'uso dell'IA nella produzione video sta semplificando e potenziando le campagne di marketing in diversi modi:
  • automazione della produzione video: grazie a strumenti basati sull'IA, le aziende possono generare video personalizzati per i loro utenti in modo rapido e scalabile. Piattaforme come Synthesia permettono di creare contenuti con avatar realistici che parlano in diverse lingue, eliminando la necessità di riprese in studio e conseguente montaggio dei contenuti;
  • personalizzazione su larga scala: con l'IA, è possibile generare varianti dello stesso video adattate a diversi segmenti di pubblico. Ad esempio, un'azienda può creare annunci pubblicitari che cambiano in base alla localizzazione geografica, agli interessi degli utenti o ai loro comportamenti d'acquisto;
  • miglioramento della qualità e ottimizzazione: l'IA può migliorare automaticamente la qualità dei video, correggere colori, migliorare il lip-sync nei doppiaggi o addirittura generare interi scenari senza bisogno di riprese fisiche.

Emergono però anche preoccupazioni legate all'etica e all'autenticità dei contenuti. I deepfake, in particolare, sono spesso visti con sospetto a causa del loro potenziale di manipolazione, ma in realtà possono diventare uno strumento innovativo per awareness ed engagement. Ma cosa sono? Continua a leggere che approfondiamo!

2. Deepfake: cosa sono

I deepfake utilizzano tecniche di intelligenza artificiale per sovrapporre e combinare immagini e video esistenti con nuovi contenuti generati artificialmente. Alla base di questa tecnologia troviamo le Generative Adversarial Networks (GAN).

Le GAN sono modelli avanzati di intelligenza artificiale utilizzati principalmente per generare dati nuovi che riproducono le caratteristiche dei dati di addestramento. Sebbene siano famose per la loro capacità di creare immagini estremamente realistiche, le GAN possono essere applicate anche a diversi altri tipi di dati.

Una GAN è composta da due reti neurali in competizione: il generatore, che crea nuovi dati, e il discriminatore, che valuta se i dati generati sono realistici o meno.

Nel contesto dei video, le GAN possono essere utilizzate per migliorare la risoluzione, aggiungendo frame intermedi per aumentarne la fluidità. Questo è particolarmente utile per lavori come il restauro di video o la creazione di effetti slow-motion, dove è importante rendere i movimenti visibili in modo più fluido e dettagliato.

Oggi, esistono numerose app e software che semplificano questo processo, rendendolo accessibile anche a chi non ha competenze tecniche avanzate. Tra questi troviamo l’app cinese Zao, DeepFace Lab, FaceApp e Face Swap

Conosci il Machine Learining? Leggi il nostro articolo a riguardo!

In parole semplici, per creare i deepfake, viene utilizzata una tecnologia di sostituzione del volto. Il processo inizia con un video di riferimento, che serve come base, e una serie di videoclip della persona da inserire. Attraverso l'addestramento del modello, il volto originale viene gradualmente sostituito con quello della persona desiderata, con il risultato che diventa via via più realistico. Tuttavia, esistono ancora alcuni indizi che possono far riconoscere un deepfake, come anomalie nella messa a fuoco, incongruenze nell'illuminazione e movimenti facciali poco naturali.

Tutto chiaro... ma facciamo degli esempi!

A Natale 2024 è diventato virale, tanto da essere diffuso dai telegiornali, il video natalizio degli incontri e abbracci impossibli realizzato da Eman Russ, grafico e creator digitale.
Nel video Giorgia Meloni abbraccia Elly Schlein, Francesca Fagnani e Teo Mammucari si stringono dopo gli scontri a Belve, Bugo e Morgan tornano insieme e persino Fedez e Selvaggia Lucarelli si riconciliano.
Questa rappresentazione, resa possibile dai deepfake, incarna lo spirito natalizio e il desiderio collettivo di armonia, giocando sull’emozione e sul concetto di "realtà che vorremmo vedere"

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Un altro esempio brillante è un video in cui personaggi storici come Eva, Noè e i Troiani prendono vita e si esprimono come se fossero ragazzi della Gen Z, con battute ironiche e riferimenti a una cultura che tutti noi conosciamo.
Questa trovata creativa dimostra come l’IA possa trasformare anche i temi più classici in contenuti freschi e accattivanti per un pubblico giovane, rendendo l’intrattenimento più accessibile e coinvolgente.
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Facciamo anche un esempio meno apprezzato: la pubblicità natalizia di Coca-Cola 2024. In questo spot, l'azienda ha deciso di ricreare il celebre video del 1995 "Holidays Are Coming" utilizzando esclusivamente tecnologie di intelligenza artificiale generativa. Molti spettatori hanno descritto lo spot come "un incubo distopico raccapricciante", evidenziando le distorsioni nelle immagini. Altri hanno lamentato la mancanza di emozione e calore umano, elementi chiave nelle tradizionali pubblicità natalizie del brand.

Sebbene l'IA offra strumenti potenti per la creazione di contenuti, è fondamentale mantenere un equilibrio tra innovazione tecnologica e autenticità emotiva, assicurandosi che i messaggi risuonino positivamente con il pubblico.

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3. Video con CGI: un altro aspetto dell'IA

La CGI (Computer Generated Imagery) è una tecnica che permette di creare immagini e animazioni tridimensionali attraverso il computer. Sebbene sia stata utilizzata per decenni, l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale (IA) ha portato la CGI a nuovi livelli di sofisticazione: oggi, la CGI non solo aggiunge un tocco di realismo, ma crea esperienze di marketing incredibilmente coinvolgenti e memorabili.

L'efficacia della CGI deriva dalla nostra percezione visiva: il cervello fatica a distinguere tra immagini reali e generate al computer. Questo aspetto rende particolarmente affascinante l’integrazione di elementi fittizi in scenari autentici, come le città. Il confine tra realtà e finzione si sfuma, dando vita a effetti visivi sorprendenti che catturano lo sguardo e l'immaginazione.

Esempi di come la CGI stia ridefinendo le pubblicità li vediamo in campagne come quella di Maybelline, che ha trasformato le metropolitane londinesi con il mascara che viene applicato ai vagoni o Jaquemus che ha reso le sue borse un'icona di stile dinamico, facendole "volare" per le strade di Parigi, accanto alle auto.

La capacità della CGI di fondere realtà e fantasia ha trasformato il modo di raccontare i prodotti e i brand, aprendo nuovi orizzonti per la creatività nel marketing.

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Con tutte queste innovazioni, si potrebbe pensare che creare contenuti video di alto livello con l’assistenza dell’IA sia un processo semplice e immediato. Tuttavia, padroneggiare questi strumenti è fondamentale per ottenere risultati davvero efficaci.

Le produzioni visive più sorprendenti – quelle che catturano l’attenzione, incuriosiscono e spingono il pubblico a guardare un video fino alla fine – non sono solo il frutto della tecnologia, ma nascono da un’idea, dall’immaginazione di chi le concepisce. Come sottolinea Francesco D’Isa, che ha contribuito alla scrittura del nostro ottavo numero di Tentacle Magazine:

Come con tutti gli strumenti, anche con l’IA è facile creare cose mediocri. D’altronde,anche con una matita si può fare un disegno brutto.

Vuoi saperne di più su questi temi? Scarica la nostra guida!👇🏼

Come introdurre l'IA nelle strategie di marketing?

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CHI L’HA SCRITTO?

Gloria Bacciu
Gloria Bacciu

Quando le chiedevano "cosa vuoi fare da grande?", la sua risposta è stata sempre "soltanto una cosa è limitante", e così ogni giorno improvvisa. Eterna indecisa? No, è solo della bilancia. Amante del bello, della lettura e dell'arte in ogni sua forma.

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