Inbound Marketing

Da visitatore a cliente: il funnel dell'Inbound Marketing

Quali sono le tre fasi di Inbound Marketing che ciascun’azienda deve seguire per creare e mantenere relazioni proficue con le persone? Ne parliamo in questo articolo.

DI Francesca Fantini / agosto 2024

L’Inbound Marketing è un nuovo modo di fare marketing: questa tecnica si sforza davvero di aiutare le persone attraverso contenuti utili ed educativi, e le modalità per farlo mirano a cercare il contatto senza invadere o interrompere le attività del consumatore (ad esempio per mezzo della SEO).

L’Inbound è più di una strategia aziendale: è una mentalità. Fare Inbound significa instaurare relazioni con il tuo pubblico potenziale, e per ottenere un valore da queste relazioni è necessario fornire loro le informazioni giuste al momento giusto, ogni volta, indipendentemente dal fatto che interagiscano con i team di marketing, di vendita o del servizio post-vendita. Quindi, che aspetto ha la metodologia Inbound? Ne parliamo in questo articolo.

La metodologia di Inbound Marketing, secondo Hubspot, si compone sostanzialmente di tre fasi che ciascun’azienda deve seguire per creare e mantenere relazioni proficue con le persone. Queste fasi formano il funnel, l’imbuto che deve trasformare i visitatori in clienti.

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CHE ASPETTI?

1. Attrarre (Attract)

Durante la fase di attrazione, bisogna concentrarsi sull'attirare potenziali clienti attraverso contenuti pertinenti e utili, che aggiungano valore durante il loro percorso di acquisto.

Il contenuto utile è un contenuto contestuale, il che significa che si riferisce direttamente alla domanda che viene posta, al risultato ricercato o ad un obiettivo del potenziale cliente. In questa fase fornisci un'opportunità per imparare, ma inizi anche a mostrare che il tuo consiglio è attendibile e di livello.

Attrarre le persone significa utilizzare la tua esperienza nel settore per creare contenuti e conversazioni che le aiutino a superare i propri ostacoli e raggiungere i propri obiettivi.

2. Coinvolgere (Engage)

La fase di coinvolgimento inizia nel momento in cui una persona interagisce con i tuoi contenuti, iniziando un percorso di reciproca conoscenza. Con questo step puoi iniziare a raccogliere informazioni o semplicemente monitorare le azioni che il tuo pubblico sceglie di compiere. Ad esempio, potresti monitorare chi è atterrato sul tuo sito web o ha iniziato a interagire tramite un canale specifico o un’app, leggendo i tuoi articoli, iscrivendosi alla newsletter, compilando le form per ottenere dei documenti e così via.

Indipendentemente dal modo in cui le persone interagiscono con il tuo brand, il tuo obiettivo è creare fiducia. Rispondere alle domande. Fornire soluzioni per le sfide che i potenziali clienti affrontano e le strategie per raggiungere gli obiettivi prefissati. È durante la fase di coinvolgimento che puoi iniziare a costruire una relazione: concentrandoti su ciò che motiva il tuo pubblico e disponendo delle competenze per risolvere i loro bisogni, diventi una risorsa. 

3. Fidelizzare (Delight)

Infine, ecco l’ultima fase della metodologia Inbound. “Fidelizzare” è un concetto che ruota intorno a fornire un'esperienza eccezionale ogni volta che un cliente interagisce con la tua azienda. L’obiettivo è quello di superare le sue aspettative così tanto che vorrà raccontare ai suoi amici e familiari come ha fatto per raggiungere l’obiettivo che si era prefissato (ossia, grazie all’aiuto del tuo brand). In questo modo trasformi i tuoi clienti in ambassador: un’amplificatore naturale delle tue attività.

In conclusione, utilizzare la metodologia Inbound ti consente di offrire un'esperienza cucita realmente sui bisogni del tuo pubblico, in relazione non solo al funnel che abbiamo appena descritto, ma anche a seconda della fase del buyer's journey in cui esso si trova. Su questo tema puoi leggere anche l'articolo “La content strategy: non è la destinazione, ma l'Inbound journey che conta!

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Francesca Fantini
Francesca Fantini

Nata da un felice connubio tra Italia del nord e del sud, possiede il gene prepotente della curiosità. Copywriter di professione, storyteller per vocazione, vegetariana per scelta, nel tempo libero fa esperimenti ai fornelli e acquista più libri di quanti potrà mai leggerne.

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