Stress lavoro correlato: come riconoscerlo, sintomi e impatto
Scopri cos'è lo stress lavoro correlato, le sue cause, i sintomi e le conseguenze sulla salute e produttività, e come prevenirlo
DI Redazione / ottobre 2025
Lo stress lavoro correlato si verifica quando il carico di mansioni e di responsabilità richieste è eccessivo rispetto alle competenze del lavoratore o della lavoratrice.
Le conseguenze sulla salute del personale e sulla produttività aziendale possono essere serie. Scopri quali sono le condizioni che aumentano il rischio di stress da lavoro e come fare a gestirle e prevenirle.
1. Cos’è lo stress lavoro correlato?
Lo stress lavoro correlato è una condizione di disagio fisico e mentale che si manifesta quando la persona lavoratrice non è messa nelle condizioni di svolgere le sue mansioni nel modo che le compete.
Ad esempio, perché le prestazioni richieste sono sovradimensionate rispetto al ruolo in impresa, o perché sono troppe rispetto al tempo disponibile alla persona per eseguirle, o perché vi è troppa pressione da parte dei/le superiori sui risultati da ottenere.
Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo stress da lavoro è la risposta ad una pretesa di prestazione non in linea con le competenze/abilità della persona senza alcun tipo di supporto o formazione aggiuntiva.
A causa di questa pressione eccessiva avvertita sul posto di lavoro si genera uno stress che può a sua volta causare:
- deterioramento della salute fisica o mentale del lavoratore/trice;
- scarso rendimento sul posto di lavoro;
- incidenti e perdite economiche per l'impresa;
- ripercussioni negative sulla vita sociale e familiare del lavoratore/trice.
Dal momento che il lavoro è centrale nelle vite delle persone perché determina il proprio ruolo nel mondo e serve a costruire e mantenere l’autostima, quando non c’è benessere in questo ambito tutti gli altri ne vengono influenzati negativamente.
Tuttavia lo stress non è negativo in assoluto. Al contrario, un buon livello di allerta aiuta a gestire con lucidità ed efficacia situazioni critiche e sfide che caratterizzano tanti contesti professionali.
Quando, però, le richieste lavorative non sono gestibili dal lavoratore/trice perché non compatibili con le sue qualità professionali, si genera un tipo di stress negativo che può diventare un reale pericolo per la salute.
2. Quali sono le cause
Le cause dello stress da lavoro possono essere tante, e spesso si sovrappongono le une alle altre.
Una cattiva gestione dei compiti e delle mansioni dei collaboratori in un'impresa è una tipica situazione lavorativa che può generare stress. Ad esempio perché:
- il lavoro è pesante e dura per troppe ore consecutive o si basa su turni impossibili;
- ci sono scadenze da rispettare eccessivamente pressanti o ravvicinate;
- non c’è un controllo o una supervisione sulle mansioni da eseguire;
- i rapporti tra colleghi/e sono conflittuali;
esiste un problema di mobbing, discriminazione o bullismo sul posto di lavoro; - non c’è chiarezza sui compiti di ciascun lavoratore/trice con conseguente confusione e perdita di tempo e di energie;
- il luogo di lavoro è malsano, fatiscente, troppo piccolo ecc.;
- il lavoro svolto non viene adeguatamente riconosciuto o apprezzato;
esiste una costante paura di perdere il lavoro; - non c’è un'adeguata comunicazione aziendale;
- non c’è una cura del benessere del/la lavoratore/trice sul posto di lavoro neppure di fronte ad un reale problema di salute fisica o mentale;
- non c’è un interesse nella creazione di un buon equilibrio tra lavoro e vita privata;
- le decisioni vengono sempre prese dall’alto e non viene dato alcun valore alle esigenze dei collaboratori;
- la retribuzione non è commisurata al ruolo e all’effettivo impegno lavorativo richiesto;
- non c’è possibilità di avanzamento di carriera.
Queste sono solo alcune delle possibili situazioni stressanti in ambito lavorativo.
Come intuibile, alcuni fattori sono legati direttamente al tipo di lavoro, e vengono chiamati “di contenuto”, altri al contesto, e pertanto hanno a che vedere con la carriera e i rapporti tra colleghi/e o capi.
Isolare i singoli fattori e le situazioni lavorative che generano stress non è affatto semplice, perché la tendenza è invece quella di far finta di nulla o “sopportare”, finendo per peggiorare la situazione nonostante il senso di frustrazione e di malessere crescenti.
3. Sintomi e conseguenze dello stress lavoro correlato
Ci si accorge che lo stress da lavoro non è più tollerabile quando la salute ne fa le spese.
Ad esempio, ciò che può accadere a livello mentale e fisico a causa di livelli di stress eccessivi e sopportati per troppo tempo è che il sistema immunitario si indebolisca e si diventi più vulnerabile a malattie di vario tipo.
Generalmente, possiamo suddividere i sintomi di questa forma di stress in 3 categorie: fisiologici, psicologici e comportamentali.
Fisiologici:
- mal di testa;
- insonnia;
- bassa concentrazione;
- stanchezza;
- perdita dei capelli;
- disturbi gastrointestinali come il colon irritabile;
- ipertensione arteriosa;
- problemi all’apparato muscoloscheletrico come lombalgie e cervicalgie a causa della forte tensione muscolare.
Psicologici:
- progressiva perdita di interesse nel lavoro (che solitamente si manifesta come primo sintomo);
- ansia, anche sotto forma di uno stato costante di allarme dove si percepiscono nuovi stimoli come minacce;
- difficoltà di adattamento;
- apatia;
- depressione;
- perdita di autostima e sicurezza.
Comportamentali:
- attacchi di panico;
- cambiamenti dell’umore come ad esempio eccessiva irritabilità, scoppi d’ira o di tristezza, crisi di pianto;
- aumento dell’aggressività;
- emergere o acuirsi di forme di dipendenza, ad esempio dall’alcol, dal cibo o dagli stupefacenti;
- assenteismo.
4. L'impatto sulla produttività
Un ambiente di lavoro malsano e stressante può compromettere anche la produttività dell’impresa. Quando lo stress lavoro correlato diventa un problema sistemico le conseguenze possono essere:
- un aumento dell’assenteismo;
- una riduzione delle richieste o commesse di lavoro;
- una perdita di credibilità e una cattiva reputazione del nome/marchio;
- un aumento degli incidenti e delle perdite nelle ore di lavoro;
- un aumento delle lamentele/reclami da parte della clientela;
- un aumento dei licenziamenti spontanei e continui cambi e sostituzioni di personale.
Le conseguenze negative dello stress da lavoro sulle performance di un’impresa fanno intendere come non sia possibile attribuire esclusivamente le responsabilità di uno scarso rendimento alle persone, specialmente se in condizione subordinata e dipendente.
Per migliorare la produttività serve innanzitutto mettere le persone nelle condizioni per dare il meglio di sé stesse sulla base delle qualità professionali e umane di ciascuno/a intervenendo su tutti i fattori stressogeni.
5. Strategie di gestione e prevenzione dello stress lavoro correlato
Per gestire lo stress lavoro correlato e prevenirlo è necessario intervenire su due fronti:
- da un lato aiutare le persone a migliorare la propria capacità di affrontare lo stress da lavoro in modo che non diventi una minaccia per la salute;
- dall’altro modificando l’ambiente e le condizioni del lavoro, così da renderle più compatibili con le esigenze e le qualifiche del personale.
Il/la lavoratore/trice ha il compito più difficile, ovvero quello di affrontare il suo disagio sul lavoro e cercare di gestirlo. Strategie utili in tal senso sono:
- tenere un diario in cui annotare tutti gli eventi/fattori che causano stress giornalmente;
- cercare modalità sane di gestione dello stress, come lo yoga, la meditazione, la musica, la lettura, lo sport, che minimizzino l’impatto che il carico di lavoro ha sul sistema nervoso. Per la stessa ragione è utile ridurre l’uso di dispositivi tecnologici e il ricorso ai social network e curare il tempo del relax e dello svago;
- evitare di “sfogarsi” con cibo, alcol o altre sostanze. Un’alimentazione sana può al contrario aiutare a ridurre il livello di stress;
- pretendere dei limiti sul lavoro, perché non è accettabile rendersi reperibili h24. Ciò vale anche per telefonate ed e-mail;
- apprendere tecniche di rilassamento e di respirazione profonda da usare anche sul posto di lavoro nei momenti in cui lo stress crea paralisi o agitazione;
- darsi il tempo di riprendersi fisicamente e mentalmente dopo periodi particolarmente faticosi. Se è possibile frazionare le ferie, è bene approfittarne;
- comunicare con l'impresa facendo presenti le proprie difficoltà sul lavoro specialmente quando le performance richieste non sono compatibili con le proprie competenze o commisurate all’esperienza maturata;
- chiedere il supporto di colleghi/e e familiari/e;
- prendere in considerazione un percorso di psicoterapia.
Dal canto loro, le aziende hanno tutto l’interesse, oltre che l’obbligo legale e morale, di monitorare le condizioni di lavoro del personale, anche usando strumenti di indagine e di autovalutazione del grado di benessere del personale.
Attraverso questionari, interviste singole o di gruppo, è possibile farsi un quadro dei fattori che causano maggior stress alle persone e intervenire per combatterli.
CHI L’HA SCRITTO?
Nella redazione di Dici Davvero?! ci sono persone che non amano mettersi in mostra: scrivono come ghostwriter e si impegnano al massimo per offrirti contenuti di qualità, pur scegliendo di restare dietro le quinte.
