Digital Mindset: cogliere le opportunità della Digital Transformation
Il Digital Mindset e il cambiamento sono l'opportunità che è alla base delle aziende nell'epoca della Digital Transformation. Scopri di più!
DI Chiara Bua / giugno 2024
“Solo i più forti sopravvivono, solo coloro che riescono ad adattarsi al cambiamento riescono ad evolversi con esso. ”
— Charles Darwin
All’interno dell’articolo Cultura digitale in impresa e formazione aziendale abbiamo parlato di come diffondere la cultura digitale, anche attraverso lo sviluppo di competenze digitali diffuse: una persona che possiede il giusto digital mindset è curiosa rispetto a ciò che riguarda la tecnologia digitale e cerca di utilizzarla a proprio vantaggio. Questo tipo di mindset abbraccia le sfide che la tecnologia digitale pone, perché queste sono viste come possibilità per migliorarsi. Chi possiede un digital mindset si sente a proprio agio con la tecnologia digitale, è informato a riguardo ed è in grado di integrare questa conoscenza, e l’utilizzo di ciò, sia nella sua vita personale che professionale.
1. Cos’è il Digital Mindset e perché è importante?
In un contesto come quello attuale caratterizzato da digitalizzazione diffusa, è necessario sviluppare il digital mindset, ovvero la capacità di sviluppare una nuova mentalità aperta al cambiamento. Vediamo di preciso di cosa si tratta.Con Digital Mindset facciamo riferimento ad un nuovo modello mentale, aperto e capace di cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale, fondamentale per poter mantenere la propria competitività sul mercato.
Il Digital Mindset è la capacità di sviluppare una mentalità, un’attitudine al cambiamento e ai ritmi frenetici imposti dalla trasformazione digitale. Una nuova mentalità che, se diffusa all'interno dell'impresa, può comportare nel tempo notevoli vantaggi.
“Digital mindset è un termine composto dalle parole digitale e mentalità. ”
- manifestare curiosità rispetto a ciò che riguarda il mondo digitale e le sue innovazioni, consapevoli delle potenzialità e delle applicazioni vantaggiose;
- adottare un atteggiamento proattivo e positivi rispetto alla possibilità di mettersi in gioco e affrontare le sfide imposte dalla digital transformation;
- adattare e migliorare costantemente il proprio modo di agire e di lavorare attraverso l’impiego delle nuove tecnologie digitali.
Analizzando la componente psicologica, Carol Dweck, docente e psicologa presso la Stanford University, nel libro “Mindset: The New Psychology of Success”, ci spiega cosa significa sviluppare e possedere un digital mindset.
“Cervello e talento da soli non portano automaticamente a risultati brillanti, ma occorre lavorare sulle proprie convinzioni e sul proprio atteggiamento verso il lavoro, l'apprendimento, la vita. ”
— Carol Dweck
La differenza che intercorre quindi tra "fixed mindset" e "growth mindset” è che “fixed” è visto come qualcosa di fisso, stabile, immutabile, al contrario di “growth” che è invece è associato a concetti di crescita, cambiamento, miglioramento, elasticità.
“Al di là del fatto che le qualità umane siano innate o acquisite, la convinzione implicita o esplicita che ogni individuo ha, in merito al fatto che esse siano innate o al contrario acquisite, è sufficiente a condizionare in modo decisivo il suo comportamento, le sue performance, la sua vita. ”
— Carol Dweck
2. Il Digital Mindset come digital soft skill per sfruttare al massimo le opportunità
Senza una mentalità aperta al cambiamento, e spinta dalla curiosità, sarebbe impossibile vivere appieno l’epoca in cui ci troviamo. Un’epoca che non ci richiede soltanto di possedere un digital mindset, e dunque una spiccata apertura al cambiamento, ma che sia anche rapida e reattiva, così come lo sono le innovazioni portate dalla rivoluzione digitale che, in tempi sempre più brevi, stanno trasformando ogni aspetto della nostra vita.Del resto la trasformazione delle nostre abitudini è sotto l’occhio tutti. Lo smartphone, per esempio, è diventato un elemento imprescindibile nelle nostre vite: dimenticarlo a casa vuol dire tornare indietro per recuperarlo, mentre se magari si dimenticano le chiavi o il portafoglio qualcuno potrebbe pensarci su due volte prima di riprendere la via di casa.
“Il Digitale è cambiamento ”
Per quale motivo? Ovviamente per immortalare il momento attraverso una foto o un video, magari da condividere con i propri amici tramite WhatsApp o con il resto del mondo tramite Facebook o Twitter.
E oggi che scena ci troveremmo davanti? Se ci guardiamo attorno direi che la risposta è semplice: una Instagram Stories, Live Video o, perché no, forse anche qualche Tik Tok!
“Gli stili di vita cambiano ”
- Utilizziamo LinkedIn o Indeed per trovare nuove offerte di lavoro;
- Utilizziamo i social network per mantenere o allacciare le relazioni d'amicizia;
- Utilizziamo i canali digitali per fare acquisti;
- Utilizziamo nuove piattaforme o app per il nostro svago personale, come contenuti musicali o cinematografici.
3. Digital Transformation: alcuni esempi di aziende che hanno saputo reinventarsi
La Digital Transformation è una vera e propria metamorfosi di diversi aspetti: culturali, tecnologici e manageriali. È un cambiamento continuo ma anche di rottura che rimette in gioco qualunque logica pre-esistente, azzerando sempre di più le distanze spazio-temporali. Ma non solo, la trasformazione digitale impone continuamente un riallineamento con i nuovi punti di riferimento, che sono sempre più mutevoli e di conseguenza meno duraturi. Cosa vuol dire tutto questo?“La verità è sempre più temporanea ”
In un mondo digitalizzato che corre a mille all’ora, inoltre, dobbiamo accettare il fatto che la verità sia temporanea. Ciò che crediamo sia certo oggi, potrebbe non esserlo più non tra 50 anni, ma tra qualche mese. Non solo la verità è ancor più temporanea in un mondo digitale, ma anche i cicli di innovazione si accorciano per effetto della spinta fornita dalla digitalizzazione, e così nuove imprese e player nascono ed emergono sul mercato, nazionale e internazionale, con offerte sempre più tecnologiche e pronte a cambiare le nostre abitudini.
Un esempio? La prima vera rivoluzione è avvenuta nell'industria discografica negli anni Settanta con l'arrivo della audio cassette, dei CD successivamente e infine di tutti i dispositivi portatili che hanno reso "mobile" l'ascolto della musica.
“Sono passati quasi 25 anni dalla nascita del walkman fino all'affermazione dell'iPod e di iTunes. ”
Non solo iTunes e Spotify sono un esempio, anche Blockbuster e Netflix sono un evidente caso rappresentativo dell'impatto che ha avuto la Digital Transformation. Il primo era il leader incontrastato del mercato del video a noleggio, almeno fino all’arrivo del secondo, ossia di Netflix, società che oggi associamo a una piattaforma per lo streaming online di film e serie tv, ma che al momento della nascita non era altro che una delle tante società che imitavano il modello che aveva reso celebre Blockbuster.
A differenza del primo, Netflix offriva un servizio di noleggio via posta, ma soprattutto a differenza di Blockbuster ha saputo cogliere l’opportunità offerta dalla digitalizzazione reinventandosi attraverso una piattaforma per la fruizione online dei contenuti video, proponendo ciò che è oggi.
Netflix è ormai diventato il simbolo, insieme a Spotify, del nuovo modo di fruire i contenuti dell’industria cinematografica e musicale in quest’epoca dominata dal digitale, offrendo la possibilità di portare sempre con sé (grazie a quei device dai quali non ci separiamo mai) i prodotti cinematografici, televisivi o musicali preferiti: ma, soprattutto, ha saputo reinventarsi in un arco di tempo brevissimo.
La Sharing economy è l’economia “dell’accesso e del non possesso”. Un fenomeno economico, ma prima ancora, se non sopratutto, culturale. Un modello di collaborazione che sta pian piano modificando il nostro modo di vivere la quotidianità.
L’esempio più noto dell’economia della condivisone è Airbnb. Nato nel 2007 mette in contatto persone in cerca di un posto in cui passare la notte, di un alloggio, un appartamento o di una camera per brevi o lunghi periodi. Airbnb oggi è utilizzata da milioni di persone nel mondo, contando circa più di 30 milioni di utenti unici al mese.
Tutto ciò ha a che fare con lo sviluppo di un digital mindset? La risposta è assolutamente sì!
L’apertura al cambiamento rappresenta l’elemento di base per abbracciare appieno la moltitudine di opportunità che il digitale offre. Perché per sfruttare al massimo le possibilità che la rivoluzione digitale offre a tutti noi occorre tenere la mente aperta e libera da preconcetti: occorre sviluppare un digital mindset che, alla luce delle informazioni che ognuno di noi è in grado di assimilare e delle inferenze che è possibile fare su di esse, permetta di agire in modo consapevole all’interno di un perimetro sempre più mutevole, ma estremamente stimolante per chi è disposto a mettersi in gioco.
Il Digital mindset è una delle digital soft skill, se non la prima fra tutte, che si deve possedere o sviluppare all'interno della Digital trasformation.
CHI L’HA SCRITTO?
Esponente di spicco del binge-watching da molto tempo prima dell'arrivo di Netflix, non si tira mai indietro quando c'è da scoprire un nuovo ristorante giapponese o una succulenta hamburgheria. È nota al grande pubblico per essere tra le poche persone al mondo ad andare ogni giorno oltre la prima pagina di risultati di Google senza subire danni permanenti al cervello.