Tentacle Magazine / Sales Transformation
Digital Trend: lasciare la propria traccia audio
Il nostro udito è protagonista del fenomeno del momento, il podcast. Ecco perché ha senso utilizzare questo canale a supporto della Sales Transformation.
DI Francesca Fantini / agosto 2024
Quando c'è un suono originale nel mondo, esso fa centinaia di echi, diceva John Shedd. Di suoni ne abbiamo sentiti pochi, nell'arco dei due milioni di anni in cui l'homo sapiens si è diffuso sulla terra. Ma dall'ottocentesco "secolo del rumore" viviamo immersi in un ambiente la cui sonorità ha predetto l'avvento della modernità.
Fino ad arrivare a oggi, dove il nostro udito è protagonista del fenomeno del momento, il podcast, nipote della radio. Ecco perché oggi ha senso utilizzare questo canale a supporto della Sales Transformation.
IN QUESTO ARTICOLO
1. Il contesto attuale
Ci troviamo in un mondo pervaso dalla cultura visiva e dai rapidi progressi tecnologici, dove la diffusione di internet e il proliferare delle informazioni ha generato la cosiddetta infodemia.
La dimensione elettrica della nostra società è invisibile, ma ha innescato reazioni evidenti e trasformative come la quarta rivoluzione industriale. L’interconnessione globale ha fatto in modo che le informazioni scorrano silenziose e veloci fra i nostri dispositivi digitali, e siano sempre più disponibili. In questo panorama complesso, il paesaggio sonoro ha raggiunto una forma più intima e raccolta, eredità della radio sua antenata: il podcast.
La popolarità di un formato semplice come l’audio ha ottenuto maggior successo durante i mesi di distanziamento sociale, dove per arginare il sovraccarico di informazioni visivo-testuali si è iniziato ad ascoltare con più assiduità.
2. Voice-only: l'importanza dei podcast
Secondo i dati di una ricerca IPSOS, in Italia ci sono circa nove milioni di ascoltatori di podcast. Di questi, oltre la metà sono under 35. Il report dice che sono consumatori attenti e sensibili all’innovazione: l’86% compra da aziende socialmente responsabili e il 66% è “early adopter”, cioè prova per primo nuove tecnologie. Ma non solo: il 71% ascolta serie di podcast, quindi non solo appuntamenti sporadici.
I podcast hanno in particolare un’ottima qualità: sono uno strumento versatile che può essere utilizzato dagli ascoltatori in molti momenti diversi, non solo a casa ma anche mentre si è in auto o sui mezzi pubblici, durante l’allenamento o a lavoro.
Come si possono impiegare, quindi, i canali voice-only a supporto della Sales Transformation? Secondo HubSpot, all’89% degli ascoltatori di podcast piace quando i brand riconoscono e affrontano le sfide di un determinato periodo.
Il 53% desidera ascoltare in modo specifico ciò che i brand stanno facendo per supportare i propri dipendenti, un’ottima opportunità per l’employer branding. Sempre secondo HubSpot, i messaggi sponsorizzati dai brand durante i podcast sono percepiti come il 13% più sinceri rispetto ad altri tipi di annunci.
Il team sales può quindi utilizzare i canali voice-only per veicolare contenuti aziendali che siano contestuali alle esigenze del proprio pubblico. Anche la ricerca IPSOS sopra citata conferma che il 49% degli ascoltatori italiani di podcast ricorda non solo di aver sentito messaggi pubblicitari, ma di aver compiuto un'azione: cercare maggiori informazioni sul brand; promuovere il passaparola tra amici e conoscenti; completare il processo con un acquisto.
La produzione di un podcast e l’uso di canali voice-only è un buon modo, per le imprese, di affermarsi come thought leader, un’autorità nel proprio campo, rafforzando la fiducia dei consumatori nel business. E non solo: dimostra anche che un’azienda è davvero in grado di essere omnichannel, raggiungendo il pubblico sui suoi canali di comunicazione preferiti.
A patto che ci si ricordi questo: il podcast è fatto per parlare, ma come tutta la strategia d’impresa, deve prima saper ascoltare le esigenze del proprio pubblico.
CHI L’HA SCRITTO?
Nata da un felice connubio tra Italia del nord e del sud, possiede il gene prepotente della curiosità. Copywriter di professione, storyteller per vocazione, vegetariana per scelta, nel tempo libero fa esperimenti ai fornelli e acquista più libri di quanti potrà mai leggerne.