Digital Therapeutics: la nuova frontiera è nelle cure digitali
Il legame tra digitale e salute ha aperto la strada a nuovi approcci terapeutici: le Digital Therapeutics. Scopri di più sui trend del mondo Healthcare!
DI Redazione / agosto 2024
IN QUESTO ARTICOLO
- 1. Healthcare e innovazione: il nuovo orizzonte delle Digital Therapeutics
- 2. Salute digitale: differenze tra gli applicativi e-Health e le Terapie Digitali
- 3. DTx: cosa sono e come funzionano
- 4. Digital Therapeutics: malattie trattate e principali esempi
- 5. Sanità italiana: le Terapie Digitali per un futuro sostenibile
1. Healthcare e innovazione: il nuovo orizzonte delle Digital Therapeutics
La parola “digitale” è ormai parte del lessico quotidiano nel dibattito sulla Sanità moderna.
Ciò che fino a qualche anno fa ci appariva come di difficile realizzazione, oggi è a portato di mano: le opportunità offerte dalla trasformazione digitale hanno accelerato il passo, influenzando molteplici ambiti del panorama Healthcare, dalla dematerializzazione delle ricette e dei referti medici al tracciamento digitale dei pazienti.
Non a caso, il legame sempre più stretto tra digitale e salute sta aprendo la strada ad approcci terapeutici innovativi, che seppur diffusamente chiacchierati, trovano ancora un terreno arido nella Sanità italiana: le Digital Therapeutics.
Area emergente nella pratica medica, questo trend dell’ecosistema Digital Health – conosciuto anche con l’acronimo di DTx – sta dimostrando grandi potenzialità per il trattamento di diverse patologie, tra cui dipendenze e malattie croniche.
2. Salute digitale: differenze tra gli applicativi e-Health e le Terapie Digitali
Nell’ampio e complesso mondo della salute digitale diventa sempre più difficile orientarsi: ecco perché spesso si tende a confondere il fenomeno delle Digital Therapeutics – comunemente chiamate Terapie Digitali – con ben altre tecnologie legate al benessere della persona.
Wearables capaci di monitorare il numero di passi o la frequenza cardiaca, applicazioni mobile per valutare la qualità del sonno o l’attività fitness svolta, programmi digitali per aiutarci a smettere di fumare: tutti questi dispositivi tecnologici sono esempi di quanto l’e-Health stia entrando nelle nostre vite e cambiando il nostro concetto di salute, in un’ottica di Patient Empowerment.
In realtà, anche se sempre più avanzate e performanti, queste tecnologie sono lontane dal poter essere associate alle Terapie Digitali. Un report di IQVIA ha confermato che solo nel 2020 sono state introdotte 90.000 app sulla salute e il benessere: un numero impressionate che conferma il successo di questo trend, ma che pone un punto di domanda sulla validità clinica di questi prodotti e-Health.
3. DTx: cosa sono e come funzionano
Cosa sono quindi le Digital Therapeutics?
Si tratta di veri e propri interventi terapeutici indicati per una specifica malattia e volti a modificare il comportamento – talvolta disfunzionale – di un paziente: il loro scopo è di sostituire le classiche terapie farmacologiche con il supporto di applicativi digitali forniti in modo congiunto al malato e al medico, in una prospettiva di migliore e più integrata aderenza alla cura.
Come funzionano le DTx? La loro strutturazione e sviluppo è assimilabile a quella di un farmaco, dove nelle Terapie Digitali il principio attivo non è una molecola chimica bensì un algoritmo, chiave terapeutica a cui è affidato l’effetto clinico.
Validazione e trial clinici: è questo in ogni caso il punto di partenza per le Digital Therapeutics, la cui affidabilità ed efficacia deve essere sempre comprovata da una sperimentazione clinica controllata.
Moduli di rewarding e gamification, sezioni di telemedicina e assistenza virtuale con il proprio specialista, promemoria sui trattamenti digitali e complementari da svolgere giorno per giorno: per favorirne l’assunzione e la fruizione, le Digital Therapeutics sono quindi organizzate in eccipienti digitali, che condizionano l’esperienza del paziente, l’accettabilità e l’aderenza della terapia.
Un altro elemento che caratterizza le Terapie Digitali è l’accesso abilitato ai medici: i DTx sono sempre forniti di una “bacheca”, che permette allo specialista di verificare l’evoluzione terapeutica dell’assistito e raccogliere insight rilevanti per altri pazienti in trattamento.
4. Digital Therapeutics: malattie trattate e principali esempi
Diabete, malattie respiratorie, depressione cronica, disturbi dello spettro autistico, dipendenza da droghe, ipertensione arteriosa, obesità: sono le principali patologie e ambiti di cura in cui le Digital Therapeutics sono attive o in sviluppo.
Vediamo insieme alcuni esempi rilevanti di Terapie Digitali:
- Sleepio, un software di terapia cognitivo comportamentale per la cura dell’insonnia cronica che valuta l’efficienza del sonno del paziente.
- Propeller, terapia digitale per pazienti affetti da asma o altre patologie respiratorie. Il sensore di monitoraggio è applicato direttamente sull’inalatore e registra automaticamente dove, quando e con quale frequenza il farmaco è utilizzato: le informazioni sono poi registrate in un’app.
- BlueStar, dedicata al trattamento del diabete di tipo 1 e 2, si basa su un software di coaching e reportistica con l’obiettivo di abbassare i livelli di emoglobina glicata nel paziente.
- EndeavorRx, terapia digitale per i bambini con disturbo da deficit di attenzione/iperattività, incentrata su sistemi di gamification.
A questi si aggiungono molte altre Digital Therapeutics, come software terapeutici per la schizofrenia, realtà virtuale per il supporto fisioterapico grazie alla creazione di un avatar del malato che ne simula il movimento, supporti digitali basati su ECG per prevedere diagnosi di infarto in corso.
5. Sanità italiana: le Terapie Digitali per un futuro sostenibile
Innovative modalità di intervento medico, le Terapie Digitali offrono un’opportunità senza precedenti per orientare l’assistenza sanitaria nazionale e internazionale verso un percorso sostenibile.
Ad oggi, purtroppo, il comparto Digital Biotech italiano non ha ancora completato lo sviluppo di una propria Digital Therapeutics: si tratta però di un mercato in forte crescita – si stima che raggiungerà i 9.4 miliardi di dollari nel 2028 – che è spinto dalla necessità di tenere sotto controllo i costi sanitari legati all’incidenza delle malattie croniche e dalla riduzione dei tempi diagnostici.
Come fare quindi per diventare protagonisti di questo nuovo trend emergente della Digital Health? Sicuramente sarà necessario far fronte comune tra i diversi attori della filiera sanitaria e, soprattutto, promuovere la creazione di ambienti che valorizzino l’innovazione nell’ambito della salute digitale.
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CHI L’HA SCRITTO?
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