Formazione

Assessment e Self Assessment: il percorso per migliorare le competenze

Assessment e self assessment sono strumenti cruciali per valutare le competenze dei dipendenti e attrarre così le giuste risorse in una realtà lavorativa.

DI Redazione / luglio 2024

Al giorno d’oggi, in una realtà lavorativa in continua evoluzione, inserire delle risorse che hanno le giuste competenze per ricoprire diversi ruoli all’interno di un team diventa una vera e propria priorità per le organizzazioni. Saper fronteggiare i cambiamenti, coordinare e gestire i collaboratori, organizzare il lavoro e saper gestire il tempo sono tutte qualità che assumono un valore sempre più centrale nei contesti di lavoro.

È proprio in questo contesto che l'assessment diventa uno degli strumenti più richiesti e utilizzati nel mondo del lavoro per mappare le competenze e valutare il potenziale.

Questo tipo di valutazione permette di far emergere le peculiarità delle persone per esempio all’interno di un contesto sociale in cui si devono gestire rapporti interpersonali, proprio come all’interno di un team. 

 

1. Che cos’è l’assessment e quali sono i suoi ambiti applicativi

L’assessment è uno strumento di valutazione delle competenze, delle attitudini e dello stile comportamentale nei contesti professionali, dei candidati o dei collaboratori in impresa. È uno strumento particolarmente indicato nella gestione delle risorse umane per la selezione di nuove risorse o per progettare percorsi formativi. L'assessment può essere definito come un processo strutturato e formale finalizzato a valutare le competenze e le capacità distintive di una persona al fine di determinare se essa possiede le qualifiche necessarie per ricoprire specifiche posizioni.

L’assessment può essere usato in vari contesti; vediamo alcuni esempi:

  • Nella selezione del personale: consente di valutare i candidati sulla base delle capacità ritenute fondamentali per il ruolo da coprire.
  • Nell’orientamento al ruolo: permette di realizzare il miglior incastro tra le caratteristiche della persona e le esigenze dell’organizzazione.
  • Nella valutazione del potenziale: permette di rilevare eventuali capacità del soggetto, non ancora utilizzate, ma che in realtà possono essere rilevanti nei ruoli diversi anche di maggiore responsabilità.
  • Nella progettazione di percorsi formativi volti a potenziare le competenze dei lavoratori: questo permette loro di esprimere in modo efficace i comportamenti previsti nel proprio ruolo.

Questi sono alcuni degli ambiti in cui l'assessment può risultare molto utile. Questo tipo di valutazione può essere individuale o di gruppo e, durante gli incontri, può esserci un conduttore che somministra delle prove oppure l’assessment può essere autosomministrato.

Se vuoi approfondire in merito, ti consigliamo anche la lettura dell'articolo: "L'assessment individuale in ambito aziendale".

Analizziamo più nel dettaglio quali sono le diverse tipologie di prove che possono essere usate in un processo di valutazione.

2. Quali sono le prove che possono essere somministrate durante un assessment

Quando si vuole svolgere un assessment con l’obiettivo di valutare le competenze di un individuo all’interno di un’organizzazione, è importante scegliere in maniera accurata le prove da fare per far emergere ciò che si vuole valutare.

Vediamo insieme alcune delle prove che possono essere somministrate durante un assessment, da quelle individuali in cui la persona svolge in autonomia l’esercizio a quelle di gruppo, in cui possono lavorare insieme anche 10/12 persone.

Partiamo da alcuni esempi di prove individuali:

  • In Basket: il candidato gioca il ruolo di un manager assunto da poco nella nuova posizione. In breve tempo, si ritrova a dover gestire delle emergenze, organizzare il lavoro stabilendo piani di azione e coinvolgendo in maniera efficace gli altri collaboratori.
  • Test: il candidato deve rispondere a una serie di domande che gli vengono poste per valutare attitudini, capacità logiche, caratteristiche di personalità, competenze e conoscenze.
  • Interviste e esercizi di autopresentazione: il candidato viene intervistato per valutare specifiche competenze o per indagare il percorso personale e professionale.

Passiamo invece alle prove di gruppo; quelle più usate sono:

  • Role Playing: un'esercitazione in cui si deve interpretare un ruolo preciso all’interno di una situazione.
  • Business game: viene somministrata ai candidati una simulazione di un caso aziendale e in gruppo devono collaborare e confrontarsi, analizzando la situazione e cercando possibili soluzioni.

Ora che abbiamo visto brevemente quali possono essere alcune delle prove da utilizzare all’interno di un assessment, facciamo un breve focus sul self assessment.

3. Che cosa è un self assessment

Il self assessment è una autovalutazione del candidato che analizza e riflette in autonomia sui suoi comportamenti e sulle sue competenze a partire dalle domande che gli vengono poste. Uno degli obiettivi è proprio quello di rendere più consapevole la persona dei propri punti di forza e delle aree di miglioramento.  

Il self assessment è quindi una descrizione fatta direttamente da chi viene valutato rispetto ai risultati professionali raggiunti a partire dagli obiettivi che erano stati posti. In questo momento autovalutativo la persona ha anche l’opportunità di mettere a fuoco eventuali ostacoli incontrati durante lo svolgimento di determinate attività. Ci sono diversi benefici collegati al self assessment per colui che viene valutato: da partecipante passivo diventa attore protagonista e ha la possibilità di dare le giuste informazioni per una valutazione quanto più completa.

Per autovalutarsi in maniera corretta però è necessario seguire delle linee guida che possono essere riassunte in questi tre punti:

  • essere onesti con se stessi analizzando i comportamenti reali, i risultati ottenuti e quelli attesi;
  • essere puntuali e specifici rispetto alle situazioni: è importante infatti fornire quanti più esempi concreti di ciò che si sta dicendo;
  • considerare l’autovalutazione come un’opportunità di crescita, un momento costruttivo per aumentare la consapevolezza di sé e strutturare al meglio la propria performance.

Il self assessment è un’opportunità di crescita anche per tutte le altre figure coinvolte, dal valutatore al dipartimento di risorse umane. Da questa autovalutazione si possono ricavare delle informazioni che altrimenti non si avrebbero e si può creare un quadro più completo della realtà lavorativa. Il vantaggio del self assessment è quello di avere una correzione automatica delle risposte fornite che vengono poi confrontate con un campione di riferimento.

Anche noi di DD abbiamo sviluppato un self assessment, il Digital Maturity Score, erogabile tramite la nostra piattaforma, Tentacle Learning Platform, che ha come obiettivo quello di misurare il livello di digitalizzazione delle persone e, quindi, di mappare le competenze digitali confrontate a quelle richieste nel proprio contesto professionale. In questo caso il self assessment viene somministrato tramite piattaforma e quindi i dati vengono elaborati in maniera automatica.

4. Come condurre un assessment

I protagonisti di un assessment sono l’assessor, colui che valuta il candidato, e gli assessee, i possibili candidati o dipendenti che necessitano di questo processo di valutazione. Il processo di valutazione avviene, come abbiamo visto,  tramite la combinazione di più prove che possono essere di carattere eterovalutativo o autovalutativo. Lo scopo dell’assessor è quello di osservare i principali comportamenti che vengono messi in atto nel corso delle prove al fine di ricondurli alle competenze core che l’organizzazione vuole rilevare per quello specifico ruolo.

La difficoltà nel condurre un assessment consiste nell’evitare il giudizio o la deduzione: l’assessor è un osservatore neutro che si limita a riportare quello che l’assessee mostra di sè nel corso delle diverse prove.

Un elemento importante della valutazione è quello dell’intervista: questa ha lo scopo di mettere a fattor comune tutto ciò che è stato osservato nelle prove e approfondire o validare quelle competenze che sono state espresse meno. Nel caso di valutazione del potenziale le organizzazioni hanno lo scopo di sfruttare i momenti di assessment per comprendere quali siano le aree di competenza più forte e in quali aree le persone siano carenti rispetto a ruoli futuri al fine di costruire processi di crescita contestuali e finalizzati allo sviluppo di competenze specifiche.

L’assessment e il self assessment rappresentano ad oggi degli strumenti molto validi nel mondo del lavoro per valutare il potenziale delle persone per diversi obiettivi, dal reclutamento, all’orientamento e alla valutazione delle competenze! 

CHI L’HA SCRITTO?

Redazione
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