Come migliorare la comunicazione interna

Parlare spesso con i dipendenti, essere chiari nei messaggi e usare i giusti strumenti sono tre delle regole da tenere a mente se si vuole creare un ambiente di lavoro coeso, motivato e produttivo.

DI Giada Capoferri / agosto 2024

 

Un’indagine condotta dalla società americana Gallagher rivela che il 74% dei maggiori esperti di comunicazione interna al mondo concorda sul fatto che investire tempo, energie e denaro, nella cura della sfera comunicativa è ormai di vitale importanza per le moderne imprese. 

In un contesto lavorativo in continuo cambiamento come quello odierno, comunicare efficacemente non solo permette di mantenere tutti sulla stessa lunghezza d’onda, ma consente anche di affrontare sfide complesse come il lavoro remoto e la gestione di team distribuiti. Condividere informazioni in modo chiaro e tempestivo è un pilastro fondamentale per il successo organizzativo, in quanto rafforza la cultura aziendale e il senso di appartenenza, diffonde un clima positivo all’interno del luogo di lavoro e, di conseguenza, ne migliora il funzionamento.

1. Che cos’è la comunicazione interna in un’azienda

La comunicazione interna riguarda tutte le modalità, sia ufficiali che informali, con cui i membri di un’organizzazione quotidianamente si scambiano informazioni e interagiscono tra di loro.

L’obiettivo è quello di garantire che le notizie viaggino in modo chiaro e fluido tra i vari livelli aziendali, facilitando la collaborazione e il raggiungimento degli obiettivi.

2. Tipi di comunicazione interna

La comunicazione interna, tuttavia, non è sempre uguale. Bisogna infatti considerare la direzione del messaggio, il canale e il tono di voce utilizzato. 

La comunicazione verticale include sia quella discendente (dai dirigenti ai dipendenti) che quella ascendente (dai dipendenti ai dirigenti), facilitando il feedback tra i vari livelli. La comunicazione orizzontale, invece, avviene tra colleghi dello stesso livello e promuove la collaborazione e la condivisione di conoscenze.

La trasmissione del messaggio può avvenire sia verbalmente, cioè di persona in riunioni e conversazioni individuali, sia mediante l’ausilio di canali digitali, come email, social media aziendali e messaggistica istantanea. 

Per quanto riguarda il tono di voce, la comunicazione formale segue i protocolli e la documentazione ufficiali, mentre quella informale è più casuale e comprende conversazioni quotidiane e interazioni sui social aziendali.

‎Comunicazione interna informale

3. L’impatto della comunicazione interna sul successo aziendale

Gestire efficacemente le modalità con cui le informazioni viaggiano all’interno di un’impresa porta a numerosi vantaggi, tra cui:

  • incremento della collaborazione e produttività: i dipendenti che comprendono le loro responsabilità e il loro ruolo nel quadro generale si sentono più coinvolti e motivati a dare il massimo per raggiungere gli obiettivi;
  • promozione della cultura aziendale: i dipendenti assimilano e incarnano la mission, la vision e i valori dell’azienda, contribuendo attivamente a diffonderli e a rafforzare l'identità dell'organizzazione;
  • miglioramento della soddisfazione dei dipendenti: i dipendenti si sentono valorizzati e parte di un team, il che aumenta la loro soddisfazione;
  • riduzione del conflitto: i dipendenti, grazie a una comunicazione chiara e trasparente, riescono a evitare malintesi, favorendo un ambiente di lavoro più armonioso e collaborativo.

4. Gli aspetti principali di una buona comunicazione interna

A questo punto, viene naturale chiedersi: su quali elementi bisogna puntare per garantire una comunicazione efficace?

Per prima cosa, è fondamentale definire una strategia di comunicazione chiara, che stabilisca obiettivi, canali e modalità di interazione. La scelta dei corretti canali è altrettanto cruciale: devono essere selezionati in base alle esigenze specifiche dell’azienda e del pubblico a cui si rivolgono. Bisogna, inoltre, ricordarsi di comunicare in modo chiaro e trasparente, con messaggi semplici, concisi e facili da comprendere. Per ultimo, ma non per importanza, è necessario promuovere un feedback aperto, assicurandosi che la comunicazione non sia solo verticale, ma che ognuno abbia l’opportunità di esprimere le proprie opinioni, fare domande e condividere idee.

5. Potenziare la comunicazione interna con DD

In un’epoca in cui la tecnologia e il lavoro ibrido stanno ridefinendo il mondo lavorativo, la comunicazione interna deve evolversi di pari passo. 

DD supporta le aziende in questa trasformazione, offrendo soluzioni innovative per sviluppare digital community che promuovano un’interazione fluida e coinvolgente tra i team. Il nostro approccio si basa su una metodologia strutturata che garantisce l'efficacia della comunicazione e il raggiungimento degli obiettivi aziendali:

  1. analisi dei fabbisogni comunicativi: valutiamo le necessità comunicative dell'azienda attraverso analisi documentali, interviste e focus group con dirigenti e figure chiave;
  2. setup della piattaforma: configuriamo la piattaforma di comunicazione scelta, sviluppiamo una netiquette chiara e creiamo ambienti comunicativi specifici per ogni reparto;
  3. fase pilota: lanciamo la piattaforma in modalità pilota, definendo un piano editoriale e creando contenuti iniziali. Raccogliamo feedback e monitoriamo le performance per apportare miglioramenti.
  4. fase di sviluppo: supportiamo l’engagement con ambassador dedicati, elaboriamo una content strategy e gestiamo le conversazioni. Continuiamo a monitorare le performance e forniamo report per garantire l’efficacia della comunicazione.

Con la nostra metodologia su misura e la passione per l'innovazione, DD è il partner ideale per trasformare il modo in cui comunichi e interagisci in un potente motore di successo e coesione.

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CHI L’HA SCRITTO?

Giada Capoferri
Giada Capoferri

Come dico sempre “con la mente a lavoro in città, ma con il cuore in montagna, con i miei cani Topo e Anubi”. Nel cassetto giace il sogno di aprire un rifugio in cui vivere circondata da stambecchi e marmotte e lasciare il cuore ad ogni alba e tramonto. Nel frattempo, da buona psicologa quale sono, cerco di comprendere cosa passa per la testa delle persone che scelgono volontariamente di alzarsi alle 4 di mattina nel weekend per faticare a raggiungere una misera croce in vetta. Per ora, io ne ho raggiunte 50.

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