Business o Executive coaching: qual è la differenza?
Business o Executive coaching: come orientarsi tra i diversi approcci alla persona.
DI Redazione / luglio 2024
All'interno di quest'articolo parleremo di coaching all’interno dell’impresa analizzando le principali differenze tra executive e business coaching.
A differenza di quello che si potrebbe pensare, non si tratta di una semplice scelta verbale, infatti, la differenza tra questi due termini è di tipo metodologico poiché facciamo riferimento a due tipologie di coaching rivolte a popolazioni target differenti e con obiettivi specifici che possono essere piuttosto diversi tra loro.
È importante ricordare che il coaching può rivolgersi, oltre che ai singoli, anche a un numero superiore di persone come ad esempio team e il group coaching.
A differenza di quello che si potrebbe pensare, non si tratta di una semplice scelta verbale, infatti, la differenza tra questi due termini è di tipo metodologico poiché facciamo riferimento a due tipologie di coaching rivolte a popolazioni target differenti e con obiettivi specifici che possono essere piuttosto diversi tra loro.
È importante ricordare che il coaching può rivolgersi, oltre che ai singoli, anche a un numero superiore di persone come ad esempio team e il group coaching.
1. Business Coaching: cos'è
Partiamo dal business coaching, una delle forme più diffuse all'interno delle organizzazioni. Quando parliamo di business coaching facciamo riferimento all’azione di supporto e sviluppo del potenziale che si può rivolgere a qualunque persona presente in impresa.Si tratta di un’attività one to one che prevede che il coach affianchi il coachee nel raggiungimento di risultati di business specifici o nello sviluppo di competenze di ruolo non ancora del tutto presenti.
Questo tipo di attività favorisce lo sviluppo delle persone, ne valorizza il contributo all’interno dell’organizzazione e spesso è percepito come un vero e proprio premio alla produttività. Infatti, è sempre interessante poter lavorare su sé stessi e migliorarsi grazie al supporto e all’affiancamento di un professionista dedicato!
2. Executive Coaching
Nell’executive coaching la prima cosa che cambia è il target: il coach in questo caso si rivolge alle persone che compongono il vertice aziendale.Se, nel caso del business coaching, si punta allo sviluppo delle competenze o del potenziale individuale, in questo secondo caso l’obiettivo è volto prevalentemente alla crescita e allo sviluppo della propria leadership.
Si tratta di lavorare con i decisori dell'impresa sostenendoli e supportandoli affinché migliorino il proprio posizionamento all’interno del governo dell’organizzazione stessa. Il coaching è un processo di evoluzione creativa della persona: le figure di vertice allenano e migliorano la propria visione e la capacità di prendere decisioni strategiche e rilevanti.
3. Le differenze tra Business coaching ed Executive coaching
Business ed executive coaching sono due tipologie di coaching diverse nonostante condividano lo stesso metodo e approccio: il coach, in entrambi i casi, utilizza sempre le domande potenti, accompagnando il coachee attraverso un processo di riformulazione e feedback affinché possa raggiungere i suoi obiettivi. Quello che davvero cambia, è l'obiettivo da raggiungere e, soprattutto il target.
Quando si sceglie un coach da affiancare alla figura executive, oltre alla certificazione delle sue competenze, è fondamentale verificare lo standing del coach stesso.
Il motivo è molto semplice: un coach alle prime armi e con pochi anni di esperienza alle spalle rischierebbe di risultare poco credibile agli occhi del coachee e non riuscirebbe a creare il rapporto di fiducia che è fondante affinché la relazione di coaching possa svilupparsi correttamente.
4. Considerazioni
Come abbiamo visto all'interno dell'articolo “Il Coaching: di cosa si tratta e quali sono i benefici per le imprese”, quando parliamo di coaching parliamo di un’importante risorsa per le organizzazioni e per le persone.Infatti, si tratta di uno strumento efficace per raggiungere i propri obiettivi e, soprattutto, per apprendere come raggiungerli in autonomia. Grazie all’autonomia che il coach garantisce al coachee, la persona sviluppa consapevolezza e migliora la stima in sé e nelle proprie risorse.
A fronte di queste e altre potenzialità è importante che chi si affida a un servizio di questo genere sappia scegliere e analizzare con cura quale tipo di coaching è più utile e soprattutto quali competenze ed esperienze il coach debba possedere.
È fondamentale che il coach sia certificato affinché la relazione non si trasformi in consulenza alla persona o in formazione one to one.
Affidarsi a chi non possiede competenze specifiche significa rischiare di impoverire l’intervento sulla persona, di disattendere alle aspettative e di non portare alcun beneficio.
CHI L’HA SCRITTO?
Redazione
Nella redazione di Dici Davvero?! ci sono persone che non amano mettersi in mostra: scrivono come ghostwriter e si impegnano al massimo per offrirti contenuti di qualità, pur scegliendo di restare dietro le quinte.